Pino abbattuto. L'amarezza degli ambientalisti: si faccia chiarezza


Il giorno dopo l'abbattimento del pino d'Aleppo nel giardino privato di via Ciceruacchio a Riccione gli ambientalisti esprimono tutta la loro amarezza e criticano il modo in cui l'amministrazione comunale ha gestito la situazione.
Le associazioni: Ambiente&Salute Riccione, ANPANA Rimini, ENPA Rimini, dnA Rimini, FIAB/ Pedalando e Camminando Rimini, Fondazione Cetacea Riccione, Legambiente Valmarecchia, LIPU Rimini, Momumenti Vivi Rimini, Per La Verde Riccione e WWF Rimini
I progettisti e la proprietà del nuovo fabbricato che sorgerà in via Ciceruacchio hanno deciso infine di procedere ostinatamente all’abbattimento del Pino di Aleppo che insisteva sull'area della ex villa. Era ai margini della proprietà, si poteva benissimo integrare in un nuovo intelligente progetto edilizio, ma neanche questo è bastato a salvarlo Nonostante le proteste dei cittadini e delle Associazioni animaliste e ambientaliste. E nonostante il buongusto e il buonsenso consigliassero di evitare questo scempio, anche a fronte degli effetti sempre più gravi del cambiamento climatico, con le ondate di calore che bruciano le aree urbane prive di verde. E provocano anche morti, come a Milano, capitale europea delle morti per caldo appena una decina di giorni fa .La speculazione edilizia ha voluto evidentemente sfruttare ogni metro dell'area di proprietà, ottimizzando al massimo le possibilità di ricavo e facendo valere un diritto acquisito in base a norme edilizie vecchie che speriamo e chiediamo con forza che siano cambiate con il nuovo PUG in via di elaborazione .. Ma forse il Comune non è intervenuto con la dovuta decisione ed autorità per ottenere una modifica del progetto, come avevano chiesto le associazioni ambientaliste? Ci piacerebbe saperlo, per capire meglio le responsabilità di quanto accaduto, a cominciare dalla leggerezza di chi ha autorizzato a suo tempo l' intervento senza tener conto della preziosa presenza di verde che c'era. Un incidente di percorso? Speriamo sia cosi, ma chiediamo che non si ripeta. Siamo rimasti sorpresi anche dal silenzio totale della Sindaca che pure tanto si era spesa sulla importanza della tutela del verde e che avevamo sollecitato ad intervenire in prima persona L'A.C. deve adottare perciò norme transitorie, in attesa del PUG, che evitino il ripetersi di altri “incidenti” simili che finirebbero per intaccare in modo grave il verde privato di Riccione, che ha pure un valore sociale, è parte importante del patrimonio verde della città e contribuisce alla qualità della vita di tutti ed alla salute dei cittadini. Ogni albero abbattuto è una perdita ed un danno per tutti, danno ambientale e alla salute psicofisica dei residenti, una sconfitta per tutti. Ma quello di Via Ciceruacchio era un albero meraviglioso e imponente, alto oltre 26 metri e con un tronco di 3,70 di circonferenza, che per più di un secolo ha servito la comunità riccionese catturando tonnellate di CO2, rinfrescando l’aria e fornendo rifugio a numerose specie di uccelli. E' è stato cosi raso al suolo in nome della speculazione e del profitto. E quello che lascia davvero basiti è che la proposta di vendita degli appartamenti avra’ di certo poi un’immagine GREEN, ce lo aspettiamo: appartamenti propagandati come immersi nel verde, certo. Ma sarà un verde listato a lutto per chiunque abbia visto anche solo per un momento il grande pino svettare alto sopra le case e tutte le altre piante, ricco di vita e di biodiversità La sua perdita è una sconfitta per tutti, per la città, per l'Amministrazione comunale ma anche per la proprietà ed i progettisti che non lo hanno voluto salvare. E intanto, per onorare la memoria del pino e capire meglio abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti.
LIPU Rimini ha scritto anche una nota direttamente. La referente Arianna Lanci era lunedì mattina sul posto: "La prima scena cui ho assistito appena giunta in loco alle 7 è stata quella di un pullo di cinciallegra imbeccata dal genitore". Li vedete in foto i due uccelli.Lipu esprime profonda amarezza e dissenso per l’abbattimento del grande Pino d’Aleppo. Nonostante l'incontro previsto con le associazioni ambientaliste fosse stato convocato dal Comune per le ore 13, i lavori di abbattimento sono stati effettuati nella mattinata, vanificando ogni possibilità di confronto reale. Questo gesto è stato percepito come una chiusura netta al dialogo, oltre che una mancanza di rispetto verso le associazioni coinvolte. Ricordiamo che l’albero in questione, un esemplare di oltre 100 anni, rappresentava non solo un patrimonio naturale e paesaggistico, ma anche un “veterano del clima”, capace di resistere a eventi bellici e calamità naturali. Come indicato anche dal botanico Stefano Mancuso, i grandi alberi urbani sono fondamentali per la lotta al cambiamento climatico, per il benessere collettivo e per la resilienza delle città. Nel comunicato diffuso dall’Amministrazione comunale si dichiara che l’intervento è avvenuto nel pieno rispetto delle normative vigenti, facendo riferimento a una dichiarazione di assenza di nidi come condizione per l’autorizzazione in periodo sensibile (marzo-luglio). Come LIPU Rimini, chiediamo che venga reso pubblico chi ha effettuato tale verifica e con quali competenze ornitologiche, poiché le ispezioni in periodo di nidificazione non possono essere eseguite da personale non qualificato, come ribadito in più occasioni dall’ISPRA e anche nella sentenza n. 9178/2022 del Consiglio di Stato. Siamo inoltre in possesso della nota ufficiale inviata oggi dalla LIPU nazionale al Comune di Riccione (a firma del responsabile ecologia urbana Marco Dinetti), che sottolinea l'importanza degli alberi maturi per il benessere urbano e ambientale, la necessità di prove strumentali accurate in caso di presunto rischio statico, e il rispetto del Regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature Restoration Law), già operativo in Italia, che vieta perdite nette di copertura arborea urbana. Non possiamo accettare che, nel 2025, si continui a parlare di “rigenerazione urbana” distruggendo ciò che la città aveva di più prezioso: il verde maturo. L’albero abbattuto avrebbe potuto essere candidato ad albero monumentale, e rappresentava un simbolo vivente della Riccione storica. Chiediamo trasparenza, verifica delle responsabilità e un cambio netto di rotta nella gestione del verde urbano. Andremo a fondo in questa vicenda così triste.