Pensare sul confine. Al Marvelli il teologo Sgubbi presenta la sua opera


La presentazione dell’incontro:
Invitata a offrire risposte conformi al carattere libero e gratuito della fede cristiana, la teologia si trova a fare i conti con il riaffermarsi variegato, disomogeneo a talvolta ambiguo del fenomeno religioso, con la sfida dei nuovi ateismi, che congedano la fede accusandola di intrinseca violenza e irrazionalità, e con i tentativi di liberare i discorsi su Dio da ogni vincolo di razionalità dimostrativa. La secolare discussione del rapporto ragione-fede si estende oggi, grazie anche alle riflessioni di Benedetto XVI, a una più approfondita determinazione del rapporto ragione-amore, Logos e Agape: perché non è possibile al credente far valere l’amore di Dio come dispensa dall’esercizio razionale? Perché il Logos è e rimane un’essenziale dimensione dell’Agape? Perché non è cristianamente accettabile il principio: «Credo, dunque non penso»? Perché è proprio la fede nel Dio-Agape a esigere l’esercizio rigoroso e severo della ratio? I saggi raccolti in questo volume intendono offrire spunti ragionati, documentati e propositivi all’attuale dibattito sulla fede e sulla sua capacità di attestarsi pubblicamente come atto degno dell’uomo e a lui conveniente. L’opera dedica una particolare attenzione al nuovo incontro tra Fede e Ragione nella cultura postmoderna, alle nuove forme contemporanee di ateismo, al pensiero “teologico” di M. Cacciari, alla rilevanza teoretica e pratica della contemplazione.
Giorgio Sgubbi è professore ordinario di Teologia dogmatica e fondamentale alla Facoltà di Teologia di Lugano e alla Facoltà Teologiche dell’Emilia-Romagna. Sacerdote della diocesi di Imola, ha studiato Filosofia all’Università di Bologna, Teologia fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana e Teologia dogmatica a Tübingen.
Per informazioni 0541-751367.