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elementi utili all'inchiesta?

Omicidio Pierina, Giuliano Saponi in questura per consegnare il suo cellulare

In foto: Giuliano Saponi
Giuliano Saponi
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Sab 4 Ott 2025 18:57 ~ ultimo agg. 19:15
Tempo di lettura 2 min

Si è presentato spontaneamente negli uffici di piazzale Bornaccini venerdì mattina, accompagnato dai legali Monica e Marco Lunedei, che lo assistono e rappresentano in quanto parte civile nel processo a carico di Louis Dassilva, per consegnare agli investigatori della Squadra Mobile di Rimini il suo cellulare. Giuliano Saponi, uno dei tre figli di Pierina Paganelli, rimasto coinvolto in un incidente stradale mai chiarito all'alba del 7 maggio 2023, ritiene che all'interno del suo smartphone possano esserci elementi utili all'inchiesta e, per questo motivo, ha messo il dispositivo mobile a disposizione dei tecnici della questura, affinché facciano una copia di tutto il materiale contenuto.

Saponi, una volta risvegliatosi dal coma, ha scoperto che la madre era stata brutalmente uccisa. Uno choc nello choc. L'incidente gli ha provocato una totale amnesia, ma grazie ad un percorso intrapreso per recuperare la memoria, nelle ultime settimane nella sua mente sono riaffiorati frammenti di ricordi, flash di vita passata. Lo scorrere le fotografie e i video contenuti nel suo telefono potrebbero aver aiutato Saponi a ricordare dettagli, anche piccoli, ritenuti da lui stesso importanti per chi ha indagato sul delitto della madre. Sul contenuto di questi elementi, però, almeno per ora, vige il più stretto riserbo.

A distanza di due anni dall'omicidio di Pierina e dal ritrovamento del suo cadavere, sul banco degli imputati figura solo Louis Dassilva, il vicino di casa che aveva una relazione extraconiugale con la moglie di Giuliano, Manuela Bianchi. Saponi, presente in aula insieme ai suoi fratelli all'apertura del processo in Corte d'Assise, è convinto che sia stato il senegalese ad uccidere la madre, senza l'aiuto di altre persone, e che il suo incidente e il delitto siano in qualche modo collegati: "Se quel giorno fossi morto, forse mia mamma ora sarebbe ancora viva", ha raccontato nel corso di un'intervista tv a 'Quarto Grado'. Chissà che nel cellulare di Saponi non possano esserci spunti preziosi anche per dare un volto al suo investitore.

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