Omicidio Paganelli. Louis Dassilva inizia in carcere lo sciopero della fame


Dopo 9 mesi di carcere, Louis Dassilva ha iniziato lo sciopero della fame in segno di protesta. "Sono innocente e non ho mai fatto nulla di male a Pierina", ha ribadito fin dal primo giorno in cui è stato indagato per l'omicidio della 78enne. Il 35enne senegalese ha ricevuto la visita dell'avvocato Andrea Guidi, che, insieme al collega Riario Fabbri, ha depositato pochi giorni fa un secondo appello al Tribunale del Riesame di Bologna per chiederne la scarcerazione dopo che il gip di Rimini, Vinicio Cantarini, con una seconda ordinanza, ne aveva confermato il carcere preventivo.
La prossima udienza, probabilmente, si terrà dopo il primo maggio e verterà in gran parte sul cuore della seconda ordinanza a firma del gip. Ordinanza che si fonda principalmente sulla confessione della nuora di Pierina, Manuela Bianchi, che in un incidente probatorio durato tre giorni ha raccontato di aver incontrato Dassilva la mattina del 4 ottobre 2023 nel garage di via Del Ciclamino prima che il corpo della 78enne venisse rinvenuto. La Bianchi ha dichiarato che fu proprio l'ex amante ad avvisarla della presenza del cadavere di una donna dietro la porta tagliafuoco e a darle anche istruzioni su come e cosa dire a 118 e polizia. Una versione, quella della nuora di Pierina, che Dassilva ha sempre respinto con forza. Non però nel corso dell'incidente probatorio, quando incalzato dal gip a ribattere alle accuse della donna, ha preferito restare in silenzio.