Omicidio Paganelli, a giorni la chiusura delle indagini. Louis unico colpevole?


A 19 mesi dall'omicidio di Pierina Paganelli, la Procura di Rimini si avvia a chiudere un'indagine quanto mai complessa, caratterizzate da continui colpi di scena e da una serie di incidenti probatori necessari per l'acquisizione di elementi ritenuti cardine per l'inchiesta. Tra questi rientrano senza dubbio le ultime dichiarazioni rilasciate da Manuela Bianchi, che, collocando Dassilva sulla scena del crimine la mattina del ritrovamento del cadavere della sua suocera, ha sicuramente compromesso la posizione dell'ex amante, finora unico indagato per l'omicidio della 78enne. Per il pubblico ministero Daniele Paci, che ha coordinato le indagini della Squadra Mobile di Rimini, è stato lui l'autore materiale del delitto. La Bianchi, invece, lo avrebbe solo aiutato ad eludere l'attività investigativa nei suoi confronti. Da qui la sua iscrizione nel registro degli indagati per favoreggiamento personale.
E' molto probabile che l'indagine si chiuda così, senza altri colpi di scena. L'avviso di conclusione indagini alle parti, preludio della richiesta di rinvio a giudizio, dovrebbe essere notificato entro venerdì 16. Nel frattempo Dassilva ha lasciato sabato l'ospedale Infermi di Rimini, dove era stato ricoverato a causa dello sciopero della fame e della sete intrapreso come forma di protesta, ed ha fatto ritorno in carcere. Difeso dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, continua a professarsi innocente. "Non ho ucciso io, Pierina", ha ribadito più volte Louis. Il gip di Rimini e il tribunale del Riesame, però, hanno sempre bocciato piste alternative e confermato la solidità del quadro indiziario a suo carico. Di tutt'altro avviso i suoi difensori, che non hanno mai smesso di credere nell'innocenza del loro assistito, forti delle risultanze della Cam3.