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Obiettivo autosufficienza. Piano Rifiuti martedì in Consiglio per l’approvazione

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Ven 20 Ott 2006 14:41
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raccolta differenziata, quarta linea dell’inceneritore di Raibano e nuova discarica.
Attualmente circa 100 mila tonnellate, delle 240 mila prodotte annualmente in provincia di Rimini, vengono portate alla discarica di Sogliano. L’obiettivo del Piano Rifiuti è quello di raggiungere in tre anni l’autosufficienza. Tre i punti salienti del documento, che lo differenziano rispetto a quello precedente:
il presidente della provincia Fabbri ha ricordato che il piano è andato molto al di là delle aspettative perché si punta al 60% di raccolta differenziata entro il 2012. Ha aggiunto che si andrà alla costruzione di una quarta linea e dunque ad una qualificazione spinta dell’inceneritore di Raibano che diverrà termovalorizzatore e sarà in grado anche di produrre energia elettrica per 50.000 abitanti equivalenti. Due linee sole, la terza e la nuova quarta, con una potenzialità massima di 175.000 tonnellate anno, ma con l’impegno di non superare le 140-150.000 tonnellate di incenerimento. Per completare anche una discarica la cui area è stata individuata sempre in Comune di Torriana ma un po’ più a monte e praticamente di fronte a quella di Ginestreto.

Le polemiche più accese, anche da parte dei vari comitati, hanno riguardato però la questione dell’inceneritore di Raibano. Ferma in proposito la risposta della provincia: la nuova linea (che costerà ad Hera 60 milioni di euro), pronta nel 2010, permetterà infatti di produrre energia elettrica per 50 mila abitanti (attualmente sono 20 mila). In riferimento poi alle emissioni di nanoparticelle (secondo alcuni scienziati dannose per la salute), la risposta sta nei numeri: l’inceneritore influisce infatti solo per lo 0,9% sulla qualità dell’aria. Le emissioni saranno comunque monitorate, la quarta linea sarà costruita secondo i parametri più innovativi e sicuri e, con funzione di controllo, sarà istituito anche un comitato locale per seguire progettazione e costruzione del nuovo forno.

Col nuovo piano inoltre l’impiantisca passerebbe in secondo piano rispetto alla raccolta differenziata. Arrivare al 60%, dal 28% attuale, comporterà però investimenti economici da parte degli Enti Locali visto il maggior costo rispetto all’incenerimento. Spetterà ad Ato, l’authority dei servizi, basandosi sul piano imporre poi i vari traguardi ad Hera anche con eventuali penali in caso di mancato raggiungimento. Il Piano Rifiuti infatti, una volta approvato diviene legge e deve essere attuato.

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