Nuova Marecchiese, a Novafeltria presentazione del progetto per tratto di 44 km

Al Teatro di Novafeltria si è tenuto l'incontro pubblico organizzato dal comitato Valmarecchia Futura sulla progettazione della nuova Statale 258 Marecchiese con il capo della Direzione Tecnica Anas Ingegnere Luca Bernardini e l'attuale capogruppo parlamentare di Fratelli d'Italia Galeazzo Bignami, che da subito ha sostenuto e seguito il progetto. L'incontro è stato organizzato con la collaborazione del consigliere Regionale Nicola Marcello e dell’assessore di Novafeltria Fabio Pandolfi. Presenti anche diversi sindaci e amministratori della vallata. 

L’intero percorso progettuale si estende per circa 44 km con un sedime stradale di categoria C1 con larghezza di 10,5 metri.

Spiega il consigliere regionale di FdI Nicola Marcello: "È stato presentato il quadro esigenziale, non una semplice idea progettuale, con più soluzioni (2/3) a livello dei 5 stralci funzionali in cui è stata suddivisa l’opera che in parte consiste in una riqualificazione e messa in sicurezza del tracciato esistente ed in parte segue un percorso ex novo tendente ad aggirare i centri abitati di Novafeltria e Secchiano e Verucchio. Il quadro esigenziale presentato sarà al vaglio dei Comuni interessati della Provincia e delle Autorità competenti Regionali in quanto già inserito nell’accordo di programma tra Governo ed ANAS) 2025.

Nel tracciato elaborato ed esposto dall’Ingegnere Bernardini, ricorda Marcello, "sono stati valutati le fasce di rispetto fluviale, le zone di possibili eventi di dissesto idrogeologico e le aree archeologicamente significative come nel Comune di Verucchio. Come sottolineato dall’onorevole Bignami, in risposta ai tanti detrattori dell’opera, il Governo non accantona soldi per opere future, ma le finanzia al momento in cui ne viene riconosciuta la pubblica utilità con fasi progettuali ultimate".

Commenta Beatriz Colombo, deputata di Fratelli d'Italia:  "La Valmarecchia è una delle tante aree interne che rischiano un progressivo impoverimento. Dove se mancano le infrastrutture – anche digitali – lo sviluppo si arresta. Al contrario, dove ci sono investimenti, si creano lavoro, famiglie, figli e quindi comunità. L’obiettivo dell’intervento è chiaro: dimezzare i tempi di percorrenza, garantendo al contempo la massima sicurezza. Nel suo intervento, l’on. Bignami – già Viceministro alle Infrastrutture – ha ricordato l’impegno assunto in passato per l’inserimento dell’opera nel contratto di programma. Un passaggio fondamentale, perché garantisce che l’intervento sia sostenuto da risorse certe e da una progettazione coerente con gli standard previsti.

La Provincia si era fatta carico di una serie di progetti, ma questi non sono stati ritenuti conformi al Codice degli appalti, in quanto non elaborati secondo quanto previsto dal decreto. Oggi abbiamo quindi fatto il punto sul quadro esigenziale (fase 1), e siamo ormai arrivati alla fase 3 del percorso progettuale. Dispiace constatare che la Regione non abbia ritenuto prioritaria quest’opera. È stato quindi il Governo a decidere di intervenire direttamente, perché per noi le aree interne sono imprescindibili. Dobbiamo garantire a chi vive in questi territori non solo la possibilità di restare, ma anche le condizioni per crescere e svilupparsi.