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Nidi e scuole infanzia. A Rimini nuovi criteri per un accesso più equo

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 22 Dic 2022 07:14 ~ ultimo agg. 6 Giu 09:56
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Vittime di violenza di genere inserite in un percorso certificato di protezione e reinserimento; genitori con forte invalidità oppure in ricerca attiva del lavoro. Sono le principali categorie “premiate”, attraverso l’affidamento di un maggior punteggio rispetto gli anni precedenti, nei criteri di accesso per i nidi e le scuole di infanzia per l’anno 2022-2023 del Comune di Rimini.

Più nel dettaglio, l’amministrazione accorda punteggi ulteriori a particolari categorie di genitori, andando anche ad armonizzare i punteggi relativi all’occupazione. Favorendo così un maggiore equilibrio tra chi lavora a tempo pieno, i precari e quelli che, pur non lavorando, hanno iniziato un percorso di ricerca attiva.

L’obiettivo, spiega la vicesindaca Chiara Bellini, è “evitare di discriminare chi, in un mondo del lavoro totalmente cambiato rispetto al passato, è occupato in maniera saltuaria, ed evitare quella spirale negativa per cui, le mamme che non lavorano si vedono costrette a non cercarlo nemmeno, per accudire i propri figli”. Da un lato dunque “equità ed equilibrio” e dall’altro “un sostegno più alto a chi è più in difficoltà”. I punteggi per l’accesso alle strutture, conferma, sono “più attenti alle dinamiche delle famiglie e della società attuale”. Una scelta “in linea con un percorso iniziato con la gratuità dei nidi e che prosegue ora con criteri di accesso più equi, nella direzione di servizi sempre più ancorati ai bisogni delle nostre famiglie”.

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