Indietro
menu
Economia Newsrimini Regione Rimini

Nasce Confindustria Romagna, presidente Paolo Maggioli

In foto: l’assemblea che ha sancito la nascita di Confnidustria Romagna
l’assemblea che ha sancito la nascita di Confnidustria Romagna
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 5 min
Ven 10 Giu 2016 12:02 ~ ultimo agg. 11 Giu 12:15
Tempo di lettura 5 min Visualizzazioni 1.234

Le Assemblee di Confindustria Ravenna ed Unindustria Rimini, riunite in forma privata alla presenza della vicepresidente nazionale Antonella Mansi e del presidente regionale Maurizio Marchesini, hanno sancito la nascita di Confindustria Romagna. La presidenza è andata a Paolo Maggioli, attualmente alla guida dell’associazione riminese, mentre il direttore generale ravennate Marco Chimenti ricoprirà lo stesso incarico anche nella nuova realtà.

Il Direttore di Unindustria Rimini, Franco Raffi, sarà l’Amministratore Delegato della Società di Servizi e degli Enti di formazione Assoform Rimini Forlì-Cesena e Sestante Ravenna.

Dalla fusione si era chiamata fuori nei mesi scorsi, non senza polemiche interne, l’associazione degli industriali di Forlì Cesena.

Confindustria Romagna – si legge in una nota – si pone l’obiettivo sia di migliorare la relazione con gli associati e la capacità di rappresentanza dei loro interessi a livello locale, regionale e nazionale, sia di contenere i costi organizzativi incrementando l’efficacia e l’efficienza dei servizi.

“Siamo orgogliosi di aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo dati nel 2014 – spiegano Guido Ottolenghi Presidente di Confindustria Ravenna e Paolo Maggioli Presidente di Unindustria Riminiuna soddisfazione che condividiamo con i colleghi presidenti che ci hanno preceduto e che hanno contribuito ad avviare i primi contatti per la fusione, con tutte le imprese e con gli organi associativi che ci hanno sempre sostenuto. Insieme ci adopereremo per rappresentare al meglio le imprese di tutti i settori industriali della Romagna incrementando sempre di più l’integrazione, la condivisione di competenze e l’efficienza dei servizi. Siamo dispiaciuti che l’associazione di Forlì-Cesena non abbia potuto completare oggi con noi il percorso iniziato insieme, ma siamo fiduciosi di poter riprendere quanto prima con loro il lavoro fatto e siamo pronti ad accoglierla al più presto”.

“Con molto piacere e grande soddisfazione – commenta Antonella Mansi vicepresidente di Confindustria per l’Organizzazione – ho assistito alle Assemblee che hanno deliberato la fusione di Confindustria Ravenna e Confindustria Rimini in Confindustria Romagna, concludendo e concretizzando il progetto che avevo visto nascere nel 2014 a Castrocaro. Si tratta di un risultato davvero importante che auspico diventi un volano per l’ulteriore sviluppo del territorio e delle imprese che vi operano. Questa fusione oltre ad interpretare perfettamente gli obiettivi della riforma del sistema per una rappresentanza ancora più forte e servizi sempre più efficienti, si pone in perfetta coerenza con gli obiettivi che il Presidente Boccia ha enunciato nel proprio programma per una Confindustria che promuove l’innovazione, l’efficienza e l’efficacia in tutte le sue azioni. Confermo la mia disponibilità personale e quella di Confindustria ad assistere ed affiancare la nuova Associazione nell’implementazione e sviluppo del nuovo assetto organizzativo con l’obiettivo di ampliarlo ad altri soggetti.

“L’importanza di realizzare le aggregazioni tra Associazioni territoriali previste dalla recente riforma di Confindustria è sempre più evidente – dichiara Maurizio Marchesini Presidente Confindustria Emilia-Romagna – Non è certo solo un adempimento formale che deve spingerci in questa direzione. L’evoluzione dei sistemi economici e dei mercati, la sfida della competitività e dell’efficacia dell’azione dei corpi intermedi nel dialogo con la politica richiedono una sempre più qualificata rappresentanza delle imprese ed un ruolo più incisivo nel contesto politico e sociale. A ciò si deve accompagnare la capacità di mettere a disposizione delle imprese servizi avanzati di qualità che accompagnino i loro processi di crescita e più alti livelli di livelli di efficienza gestionale. La Romagna lo merita, per la propria energia imprenditoriale, per la storica capacità di tracciare nuovi obiettivi strategici. Per realizzare questi obiettivi occorre una visione di medio-lungo termine e soprattutto una decisa volontà, che non può essere certo condizionata o frenata da localismi o particolarismi oggi assolutamente anacronistici. Naturalmente, quando parlo di Romagna, penso a tutta la Romagna, perché un’operazione come questa ha il suo naturale completamento in una logica di omogeneità ed unitarietà territoriale”.

L’Assemblea Generale di Confindustria Romagna, intitolata “Il merito dei padri” si terrà giovedì 16 giugno alle 10.30 al Palace Hotel di Milano Marittima, dove interverranno il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ed il presidente di ABI Antonio Patuelli.

 

Anche dalla Regione arriva un plauso per la fusione tra Ravenna e Rimini. “Siamo in una fase di grandi cambiamenti, a tutti i livelli – sottolinea l’assessore al Riordino istituzionale Emma PetittiDal nostro punto vista puntiamo sulle aree vaste, come scelta strategica di semplificazione e di efficacia, per garantire competitività ai territori. Credo che anche la scelta di Confindustria vada in questa direzione e quindi mi pare si confermino le buone ragioni per continuare la nostra collaborazione. Un augurio di buon lavoro al presidente Paolo Maggioli e a tutta Confindustria Romagna.”  
Anche Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive, vede positivamente la decisione delle Assemblee di Confindustria Ravenna ed Unindustria Rimini di costituire Confindustria Romagna.
“Un bell’esempio di integrazione territoriale – sottolinea Costi – che procede sulla strada dell’aggregazione dopo Modena, Bologna e Ferrara. La sinergia, il fare rete rappresenta la chiave per accrescere la competitività delle nostre imprese, per spingere sull’attrattività della Regione e per far valore nel mondo  le migliori eccellenze che l’economia romagnola sa produrre. Creare una grande sinergia sui territori è indispensabile per poter pensare in grande”. 

Altre notizie