Morto Vittorio Foa, figura storica della sinistra


Un passato da giornalista, sindacalista, politico e intellettuale nell’alveo della sinistra conclusosi a Formia, dove è morto Vittorio Foa, storica figura che ha attraversato il Novecento italiano, percorrendolo nei suoi 98 anni. Nato a Torino il 18 settembre del 1910 da famiglia ebraica per parte di padre, a 23 anni la storia di Foa si intreccia con la sinistra, entrando nel movimento antifascista Giustizia e libertà. Nel 35 viene arrestato e condannato dal Tribunale speciale a 15 anni. Liberato nel 1943, entrò nel Partito d’Azione, per il quale divenne prima rappresentante nel Comitato di liberazione nazionale poi, a guerra finita, deputato all’Assemblea costituente e nelle seguenti legislature. Dal 1947, anno di scioglimento del Partito d’Azione, entro nel partito Socialista. Parallelamente, intraprese il suo impegno nel sindacato, nella Fiom e nella Cgil.
Nel 1964, fu tr coloro che uscirono a sinistra dal Psi per fondare il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP), di cui fu un dirigente nazionale. Dal 66 comincia una collaborazione con il giornale La Sinistra fino al 1968 e poi con Il Manifesto, nato da una scissione a sinistra del Pci. Due anni dopo, Foa si dimise dalla Cgil e, uscito dal Psiup, si ritirò dalla politica attiva. Nel 1987 fu eletto come indipendente al Senato per il Pds.