Maxi rissa prima di Rimini-Modena, identificati 12 ultras già sottoposti a Daspo


La Questura di Rimini ha denunciato per rissa e per violazione del Daspo all’autorità giudiziaria 19 ultras appartenenti al tifo organizzato del Rimini e del Modena. Tra i riminesi sono stati identificati anche tre cattolichini gemellati con la tifoseria locale. Dodici tifosi riminesi erano già sottoposti a Daspo, pertanto il provvedimento nei loro confronti sarà aggravato (Daspo raddoppiato fino a 10 anni e sanzione penale con possibile pena detentiva dai 3 agli 8 anni di reclusione), mentre nei confronti dei restanti sarà adottato un divieto con prescrizioni. I tifosi sono tutti vecchie conoscenze della Digos, con età comprese tra i 20 e i 50 anni.
Nello specifico, il 15 febbraio scorso, prima dell’incontro di calcio Rimini-Modena, con calcio d’inizio alle 15.00 allo stadio Neri, in occasione dell’arrivo in gruppo della tifoseria modenese, le frange ultras di entrambe le tifoserie si sono scontrate in via Flaminia Conca, vicino al bar della zona “Ponterotto”, dando vita ad una maxi rissa con la partecipazione di oltre 50 persone. Nel corso degli scontri, i tifosi avevano lanciato bottiglie di vetro, utilizzando per colpirsi cinghie e bastoni, creando pericoli di ordine pubblico, fino a disperdersi all’arrivo dei contingenti di polizia in tenuta antisommossa.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso chiaramente come si sia trattato di un vero e proprio “appuntamento” tra malintenzionati, fatto al solo ed unico scopo di scontrarsi in un luogo lontano dallo stadio e quindi meno osservato dalle forze dell’ordine. Ciò non è però servito ad evitare conseguenze per 19 dei partecipanti alla maxi rissa.