Mascherina con microchip per clonare bancomat: scoperta truffa


Grazie ad un microchip, poi, ricostruivano i numeri di codice. Ma il raggiro è stato scoperto dagli agenti del posto di polizia estivo di Bellaria.
Su indicazione di un cliente della Cassa dei risparmi di Forlì, in piazza Matteotti, che aveva avuto difficoltà nel riprendere la propria carta, gli agenti hanno scoperto che ignoti avevano sovrapposto allo sportello bancomat originale le due strutture.
I pannelli permettevano, grazie a un collegamento con un microchip nascosto su quello posto copertura della tastiera numerica, di carpire i codici segreti delle carte utilizzate dai clienti. Tutto questo senza aver bisogno di
installare microcamere supplementari o false fessure di introduzione dei bancomat. Proprio queste feritoie rappresentano il punto debole per i clonatori: molti utenti si accorgevano
della manomissione infatti, perché la fessura supplementare dove la carta viene inghiottita per eseguire il prelievo, sporgeva abbastanza chiaramente dalla struttura originale dello
sportello automatico. (ANSA).