L'arrivo dei Carabinieri non ferma la violenza domestica: allontanato 32enne


Quando a maggio lei si era presentata al Pronto Soccorso di Riccione per le conseguenze di un'aggressione, con una prognosi di sette giorni, aveva parlato di un episodio sporadico, non aveva presentato denuncia e aveva rifiutato di rivolgersi a un centro antiviolenza. Qualche settimana dopo lui le ha causato un nuovo trauma al volto, senza che lei refertasse le lesioni e denunciasse.
Quando venerdì sera l'uomo, un 32enne albanese, è rincasato ubriaco e fuori orario rispetto ai domiciliari che deve rispettare, è scoppiato un nuovo diverbio tra la coppia che è presto degenerato. Al 112 è arrivata da terzi la segnalazione del diverbio: i Carabinieri di Riccione sono arrivati sul posto e hanno trovato la donna fuori casa, scalza, con la figlia piccola in braccio. La donna ha raccontato di essere stata aggredita dal compagno che aveva inoltre messo a soqquadro la casa.
I Carabinieri sono entrati e hanno trovato l'uomo che dormiva, con l'alloggio nel caos. Sono state trovate ciocche dei capelli della compagna che l'uomo aveva strappato, oltre a ferirla a un dito. Mentre i Carabinieri eseguivano gli accertamenti i due, inizialmente tranquilli, hanno cominciato a insultarsi pesantemente. Lui la ha dato uno schiaffo, lei con la bimba ancora in mano ha preso un coltello prima che l'intervento dei militari bloccasse il nuovo scontro.
Anche in questa occasione la donna ha dichiarato di avere contribuito alla reazione del compagno. La condotta del 32enne, comunicata al PM di turno, ha però fatto scattare una misura precautelare: continuerà a scontare i domiciliari a casa della madre e della sorella in un altro comune della provincia con divieto di avvicinamento alla persona offesa.