'La pianta del buio'. Alla Gambalunga la poesia di Francesco Gabellini
Torna a Rimini la poesia a “Libri da queste parti” con la presentazione del libro La pianta del buio (RP Edizioni 2025) di Francesco Gabellini, poeta e drammaturgo riccionese, voce intensa e originale della poesia romagnola contemporanea, qui alla sua prima opera poetica in italiano dopo sei raccolte in dialetto romagnolo.
L’incontro si terrà venerdì 31 ottobre alla Biblioteca Gambalunga di Rimini (Sala della Cineteca, ore 17.30) e sarà un’occasione per ascoltare l’autore dialogare con il poeta Gianni Iasimone sul senso e la forma della poesia oggi, tra luce e ombra, memoria e rinascita.
La pianta del buio è un libro che affonda le radici nella materia viva dell’esistenza: la notte, il dolore, la perdita, ma anche la tenacia della speranza, che si fa germoglio e respiro. Nei suoi versi la parola poetica diventa strumento di scavo e di salvezza, un atto di resistenza alla dispersione e al silenzio.
Gabellini, autore di raccolte poetiche e testi teatrali che hanno ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali, esplora da sempre il rapporto tra parola e corpo, tra voce e memoria, costruendo una poesia essenziale e concreta, capace di accogliere le ombre per trasformarle in forma e ritmo. Con la sua scrittura intensa e concreta, scava nella materia dell’esistenza – la perdita, la memoria, la speranza – per restituirne la linfa più profonda. Nei suoi versi, la poesia diventa una forma di resistenza, un gesto d’amore capace di trasformare il dolore in canto e l’oscurità in crescita.
Francesco Gabellini è nato nel 1962 a Riccione, dove vive ancora oggi e lavora in ambito educativo. Ha pubblicato sei raccolte di poesie in dialetto romagnolo: “Aqua de silénzie” (Acqua del silenzio, AIEP, 1997); “Da un scur a cl’èlt” (Da un buio all’altro, Edizioni La vita felice, 2000); “Sluntanès”
(Pazzini, 2003); “Caléndre” (Raffaelli, 2008); “A la mnuda” (Pazzini, 2011); “Nivère” (Raffaelli, 2021). La sua poesia si nutre della lingua materna, della terra e della memoria, e si estende, con coraggio, all’oscurità che abita dentro e fuori. La sua ultima raccolta di poesie “Nivère” è risultata vincitrice nella sezione opere edite nei dialetti d’Italia dell’edizione 2021 del Premio Pascoli.
Gianni Iasimone, poeta, attore, regista, studioso di tradizioni popolari, dal 2022 è ideatore e condirettore del “Pietra Poesia Festival” a Pietravairano, e dal 2005 è tra i fondatori e presidente dell’associazione “Microcosmus” di Rimini, città dove vive.
Ingresso libero. Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704488 | e-mail: gambalunghiana@comune.rimini.it
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Venerdì 7 novembre, sala della Cineteca, ore 17.30
Lorenza Bonifazi
Amori, polveri e motori. La famiglia Bonifazi da Mercatino Marecchia a Novafeltria, Pazzini, 2025
in dialogo con Carlo Colosimo
Mercoledì 12 novembre, sala della Cineteca, ore 17.30
Carlo Dolcini
Lo Sceicco Bianco. Antonioni, Fellini e la metamorfosi di un film, Panozzo, 2025
in dialogo con Marco Leonetti
Venerdì 14 novembre, Museo della Città, Sala Arazzi, ore 17
Michele Marziani
Il bandito, Bottega Errante, 2025
in dialogo con Stefano Rossini e Paolo Vachino












