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La Petroltecnica esasperata: ‘Basta con accuse infondate. Siamo certificati’

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Mar 26 Ott 2010 13:57 ~ ultimo agg. 14 Mag 00:47
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L’episodio è visto dall’azienda, che si occupa di bonifiche di siti contaminati e di smaltimento di rifiuti industriali, come l’ultimo atto di una lunga campagna di accuse infondate.
Da cui si sente poco difesa anche dalla politica.

Badanti ucraine che dicono “Sono venuta via da Chernobyl per trovarmi gli stessi problemi”. Un’ispezione della Forestale, nel maggio 2007, che dopo 17 ore riscontra foglie e terra che ostruiscono le fogne. Fino all’ultimo episodio, sabato scorso. Cittadini che chiamano l’Arpa per indagare su odori sospetti alla zona industriale di Cerasolo, vicino alla Petroltecnica. Intervengono i Vigili del Fuoco che non rilevano nulla di strano. Il titolare Peo Pivi indaga e trova in breve la causa: concimazioni in un campo vicino. Ma una volta per tutte l’azienda, che impiega quasi 400 dipendenti e può vantare tutte le certificazioni pensabili, chiama la stampa per ribadire: siamo stanchi di essere tirati in causa a sproposito.
Ci sono poi, ricorda Pivi, gli effetti collaterali delle battaglie coi due comitati, oggi uno. Il rischio che notizie inesatte causino danni all’attività e alle trattative economiche della Petroltecnica. E che gli enti pubblici usino pesi e misure diversi. Come per la costruzione della nuova sede: 12 anni per l’autorizzazione, 2.800.000 euro di oneri di urbanizzazione e il 40% della superficie edificabile da destinare a usi pubblici.
“Un caso che mi sembra unico in Provincia di Rimini, e forse anche oltre”, commenta amareggiato Pivi.

Il comunicato dell’azienda:

“Le problematiche di una ditta ambientale che oltre alla concorrenza deve affrontare
ingiustificati attacchi che durano da anni.
La insopportabile difficoltà di difendersi dalle eco-balle”.

L’ occasione è la pubblicazione di domenica 24 ottobre, sui quotidiani locali, preceduta dalla
pubblicazione on line di sabato 24 ottobre sul sito newsrimini.it della notizia riguardante l’ ennesima segnalazione da parte dei cittadini della zona che è giunta all’ Arpa di Bologna che ha mandato
sul posto i Vigili del Fuoco i quali hanno verificato l’ inesistenza di qualsivoglia anomalia negli impianti della Petroltecnica nonostante la presenza di una forte puzza nell’ aria che, evidentemente, aveva una diversa origine.
L’ Amministratore Delegato Ing. Peo Pivi ha fatto presente ai giornalisti come i dipendenti e la Direzione di Petroltecnica assistano da anni, increduli, a prese di posizione circa
presunte “situazioni di grave pericolo per l’ incolumità personale che in questi anni hanno
caratterizzato la zona di Cerasolo” come dichiara testualmente un comunicato recentemente
pubblicato sul sito del Comitato d’ area di Cerasolo Ausa.
L’ AD ha fatto una presentazione delle attività dell’ azienda, dicendo che il gruppo Petroltecnica
opera da oltre 50 anni nei servizi orientati al settore Oil & Gas. Da 25 anni ha intensificato le
attività nel settore ambientale con bonifica di suoli e falde contaminati su tutto il territorio nazionale e all’ estero. L’ azienda opera su tutto il territorio nazionale con la sede principale a Rimini e varie Unità Operative a Milano, Bari, Cagliari, Ostellato ed è presente anche all’ estero con cantieri e società in Grecia, Libia, Qatar e Argentina.
L’AD ha inoltre chiarito che nel settore di riferimento l’ azienda non potrebbe lavorare se non avesse tutte le carte in regola dal punto di vista delle CERTIFICAZIONI di cui è fornita: ISO 90001 – 2008 Sistema di gestione della qualità; ISO 14001 – 2004 Sistema di Gestione Ambientale; OIMS Sistema di gestione della sicurezza.
Dopo aver fornito alcune cifre relative al fatturato del 2009 (72.356), agli investimenti del 2009 (6.950), al personale in forza all’ azienda: un totale 373 persone di cui 177 laureati e 122 diplomati e per il 51% residenti nella Provincia di Rimini, all’ indotto sul territorio, l’ AD ha dato conto dei controlli che vengono puntualmente effettuati e dei numerosi organismi di controllo ad essi preposti (Guardia Forestale, Vigili del Fuoco, NOE, ARPA, ecc) i quali non hanno mai riscontrato anomalie o irregolarità nell’ operato dell’ azienda.
Per avvallare ulteriormente gli strumenti di monitoraggio interno sulle emissioni nell’ aria che sono stati proiettati in video (consultabili on line sul sito www.petroltecnica.it sono stati esposti i risultati di uno studio commissionato all’ Istituto Superiore di Sanità dal Comune di Coriano che espone chiaramente la situazione di legalità e compatibilità ambientale della Petroltecnica e delle sue attività.
L’ azienda ha annunciato di voler istituire una borsa di studio per un giovane neo-laureato che studi gli effetti di una cattiva informazione su una ditta che si occupa di ambiente.

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di Stefano Ravaglia
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