Istat, cala in marzo il fatturato, il dato peggiore dal 2004


Saldo negativo per il fatturato e gli ordinativi industria di marzo, rispettivamente meno 4,3% e meno 3,7%, ma resta positivo l’andamento del primo trimestre 2008 rispetto allo stesso del mese scorso. Lo rende noto l’Istat, nel suo bollettino mensile, segnalando che è il dato peggiore dal 2004.. Entrando nei dettagli, il calo del fatturato di marzo è sceso del 4,3%, con un calo localizzato nel 2,9% sul mercato interno e un 7,3 sul mercato internazionale. L’indice degli ordinativi è risultato pari a 133,7, con una riduzione tendenziale del 3,7 per cento, derivante da un calo del 3,4 per cento sul mercato interno e del 4,3 per cento sul mercato estero. Gli indici generali destagionalizzati del fatturato e degli ordinativi sono risultati pari, rispettivamente, a 125,2 e 123,8 presentando, nel confronto con il mese precedente, una variazione negativa dell’1,6 per cento, il primo, e dello 0,8 per cento, il secondo.
Un segnale, per l’industria italiana, affiancato al dato globale del trimestre, che resta positivo: nel confronto dei primi tre mesi del 2008 con lo stesso periodo dell’anno precedente, il fatturato dell’industria ha registrato un incremento del 3,0 per cento, quale sintesi di una crescita del 3,2 per cento sul mercato interno e del 2,9 per cento su quello estero. Nello stesso periodo si è registrato un aumento tendenziale degli ordinativi del 5,2 per cento, derivante da una variazione positiva del 5,5 per cento per gli ordinativi provenienti dal mercato interno e del 4,7 per cento per quelli provenienti dall’estero.
L’analisi per raggruppamenti di industrie, vede una crescita rispetto allo stesso mese del 2007, del 20,2 per cento per l’energia. Diminuzioni invece del 6,5 per cento per i beni strumentali, del 6,0, per cento per i beni intermedi e del 5,3 per cento per i beni di consumo (meno 12,6 per cento per quelli durevoli e meno 3,3 per cento per quelli non durevoli). Gli indici destagionalizzati del fatturato segnalano, rispetto a febbraio, variazioni positive del 5,3 per cento per l’energia e dell’1,3 per cento per i beni strumentali; si sono invece registrate variazioni negative del 4,0 per cento per i beni intermedi e del 2,3 per cento per i beni di consumo (meno 2,2 per cento per quelli durevoli e meno 2,3 per cento per quelli non durevoli).
Sempre confrontando marzo 2008 e lo stesso mese 2007, l’indice del fatturato ha segnato gli aumenti più marcati nei settori dell’estrazione di minerali (più 19,8 per cento) e delle raffinerie di petrolio (più 18,4 per cento); le diminuzioni più significative si sono registrate nella produzione di mezzi di trasporto (meno 14,4 per cento), nelle altre industrie manifatturiere (compresi i mobili) (meno 12,6 per cento) e nelle industrie delle pelli e delle calzature (meno 10,6 per cento).
Nel medesimo periodo, l’indice degli ordinativi ha registrato l’unico aumento nella produzione di apparecchi elettrici e di precisione (più 12,7 per cento); le diminuzioni più consistenti sono state registrate nelle industrie tessili e dell’abbigliamento (meno 13,3 per cento), nelle industrie delle pelli e delle calzature (meno 12,1 per cento) e nella produzione di mobili (meno 10,6 per cento).