In stazione pochi poliziotti e soppressione presidi notturni. Allarme del Siulp


A presidio della sicurezza della stazione di Rimini un organico di Polizia ridotto all'osso e la soppressione del servizio notturno in piena estate. A lanciare l'allarme sul personale di Polizia Ferroviaria è il SIULP che esprime "profonda e crescente preoccupazione per la drammatica carenza di organico che investe la Sezione". La stazione è un crocevia ogni giorno frequentato da migliaia di persone "eppure - scrive il SIULP - , a dispetto della sua importanza strategica, negli ultimi anni ha subito un progressivo svuotamento di personale, dovuto ai numerosi pensionamenti non compensati da adeguati nuovi innesti". L'organico non solo è inadeguato ma anche composto da "agenti mediamente anziani, con inevitabili ricadute sull’efficienza operativa e sulla possibilità di garantire un controllo efficace del territorio". A rendere il quadro ancora più allarmante è il "drastico ridimensionamento e in alcuni casi addirittura la soppressione del presidio notturno in stazione proprio nel periodo estivo, quando il flusso di persone è massimo e i rischi aumentano esponenzialmente".
Nonostante decine di pensionamenti - aggiunge allarmato il sindacato, "il Ministero dell’Interno, in occasione delle ultime assegnazioni, ha ritenuto che la città di Rimini non meritasse neppure un nuovo agente. Una decisione sconcertante, che suona come uno schiaffo alle esigenze del territorio, e che depotenzia gravemente l’azione di prevenzione e contrasto alla criminalità portata avanti dalla Questura".