Ilaria Alpi. Per genitori incontro con Prodi e cittadinanza onoraria da Riccione


La notizia é stata data sabato, durante la serata finale della XII edizione del Premio Giornalistico Ilaria Alpi, a Riccione.
Giorgio Alpi ha riferito di aver ricevuto una telefonata di Prodi poco prima dell’inizio della premiazione, in cui presidente ha detto che “investirà il Governo per lavorare nella ricerca della verità sul caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin”.
Aprendo la serata di premiazione Giorgio Alpi ha ringraziato il presidente per l’attenzione dimostrata e tutte le persone che in questi anni li hanno appoggiati nella loro lotta per ottenere finalmente quelle risposte che attendono da 12 anni.
Una notizia accolta con entusiasmo dagli organizzatori del Premio che proprio il giorno prima avevano inviato una lettera a Prodi chiedendo al Governo di attivarsi per fare piena luce sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Forti critiche sono state espresse sulle conclusioni della Commissione d’inchiesta sull’omicidio Alpi-Hrovatin, in particolare su alcune dichiarazioni del presidente Carlo Taormina.
Durante la serata, inoltre, il sindaco di Riccione, Daniele Imola, ha espresso l’intenzione di chiedere al Consiglio Comunale di concedere la cittadinanza onoraria agli Alpi, da anni presenti a Riccione per partecipare al Premio intitolato alla figlia.
I vincitori dell’edizione 2006:
Sezione A (durata inferiore ai 4 minuti). Gabriele Lo Bello – Tg2 Costume e Società, Rai Due – “Diversi da chi”. Un servizio su come artisti speciali sfidino i loro handicap con la danza, la musica e il teatro.
Motivazione: Insoliti artisti sfidano i loro handicap con serenità grazie alla forza della musica, della danza, della recitazione. Il giornalista riesce in pochi minuti e senza retorica a raccontare alcune storie di disabili con semplicità.
Sezione B (dai 4 ai 12 minuti): EX AEQUO: Roberta Fiorentini – Live-Studio Aperto, Italia Uno “Una notte a Milano”. Il racconto in prima persona della violenza sessuale subita dalla stessa giornalista.
Motivazione: Per la capacità di aver saputo raccontare con coraggio la propria drammatica esperienza, trasformandola in una denuncia civile.
Paola Baruffi – Sky Tg 24, Sky “I fantasmi di Srebrenica”. Il racconto di chi ha vissuto la terribile esperienza della guerra.
Motivazione: “Dieci anni dopo la strage di Srebrenica, che costò la vita a più di 8 mila bosniaci, non si sa ancora la verità sul quel genocidio. L’autrice ripercorre con semplicità e partecipazione
Quei drammatici giorni”.
Sezione C (oltre i 15 minuti): Sigfrido Ranucci – L’Inchiesta, Rai News 24 “Falluja la strage nascosta”. Un’inchiesta scoop sull’utilizzo del fosforo in Iraq.
Motivazione: Sigfrido Ranucci svela in esclusiva l’utilizzazione del fosforo nei bombardamenti americani su Falluja. L’ inchiesta di Rai News 24 ha fatto il giro del mondo denunciando un drammatico retroscena della guerra in Iraq.
Sezione D (tv locali): Salvatore Falco – Canale 9 Napoli “Capolarato: i nuovi schiavi”. Un’attenta analisi sul fenomeno del Capolarato.
Motivazione: Un documento sul Capolarato a Pianura, quartiere alla periferia di Napoli, raccontato con efficacia, denuncia ancora una volta la piaga dello sfruttamento dei clandestini.
Premio Europa: Patrice Lorton “TCHAD, L’ENFANCE ENCHAÎNÉE” “CHAD, CHILDHOOD IN CHAINS” – France 2. Viaggio in uno dei luoghi più difficili e disperati della Terra: il Chad.
Motivazione: L’autore Patrice Lorton, è riuscito, tra mille difficoltà, a realizzare un reportage che è un vero e proprio documento. Un esempio di giornalismo d’inchiesta vissuto esclusivamente tramite i protagonisti.
Premio Giovane: Luca Rosini, Giulia Bondi, Massimo Gnone e Claudia Ribet “Diversi sguardi olimpici” – Orfeo Tv Bologna. Diversi sguardi sui giochi paraolimpici invernali di Torino.
Motivazione: Diversi sguardi olimpici vince per al sua vivacità e per il tema molto vicino a noi giovani; per aver dato voce diretta agli interessati con un taglio veloce e brioso senza cadere nel compassionevole, e per aver messo in risalto un evento che avrebbe meritato l’attenzione di una rete nazionale.
Sezione Scuole di Giornalismo: Giovanni De Faveri, Federico De WolanSki, Matteo Mohorovicich, Eleonora Vallin – Università di Padova. Master di Giornalismo – “Breaking all Limits”. Inchiesta sull’accessibilità per disabili nella città di Torino.
Motivazione: Un lavoro di gruppo ben riuscito con una piccola inchiesta nella città di Torino durante le Paralimpiadi sulle problematiche dei disabili.
Premio Miran Hrovatin (per telecineoperatori) : EX AEQUO
Romolo Paradisi “Pakistan, un mese dopo”. Tg2, Rai Due. Le immagini raccontano il sisma
che nell’ottobre scorso ha colpito il Pakistan.
Motivazione: Per avere svelato attraverso la semplicità dei volti, la dignità di un popolo martoriato da un terremoto.
Ercole Rocchetti e Raoul Garzia. “Kinemia e i disabili mentali di Naiwasha”, Dueafilm/Sat 2000. Storia di un disabile kenyano che attraverso la sua associazione si prende cura dei malati mentali della sua comunità.
Motivazione: Per aver narrato una condizione particolare in cui sono state coniugate sensibilità estetica e ricerca della storia.
Premio Produzione: Matteo Scanni e Ruben H.Oliva, “’O Sistema – Il Sistema” (Autoprodotto). Un anno di camorra a Napoli e provincia raccontato direttamente dai protagonisti.
Motivazione: I due giornalisti raccontano al di là della cronaca un anno di camorra a Napoli e provincia. Un viaggio che indaga il radicamento storico, antropologico e culturale del fenomeno. Un’ inchiesta articolata che porta alla luce il male della camorra diventata da tempo parte del sistema.
Premio della critica: Riccardo Iacona “Case!” W L’Italia Rai Tre. Racconto “dal basso” fatto di storie di anziani, giovani disoccupati, famiglie monoreddito costretti a sopravvivere in condizioni drammatiche.
Motivazione: Il consenso rinnovato a Riccardo Iacona da parte dei critici è soprattutto un richiamo forte al medesimo autore. Ovvero, in tempi di incertezze assolute sulla tv, sul giornalismo, sulle istituzioni e le persone, insomma sul paese intero, Iacona ci fa sobbalzare ogni volta che annuncia un suo ritorno in video con nuove inchieste. Ogni volta ci chiediamo se, per qualche motivo a noi sconosciuto, non sia arrivata l’ora di qualche piccola disillusione sul suo lavoro. Scoprire ancora una volta che non è stato così, è per noi motivo di rassicurazione morale e, vorremmo dire, anche psicofisica. Il richiamo è quindi tale, ed è ancora più imperioso rispetto al passato: Iacona non si azzardi, insomma, in futuro ad abbassare, neppure di pochissimo, il livello e il tono delle sue inchieste. Su temi, come è successo in questa stagione con case, sanità, giustizia, in cui i protagonisti in campo non smettono invece di abbassare ogni livello possibile. L’occhio, l’intelligenza e la volontà di Riccardo Iacona devono però restare di alto profilo e continuare a suggerire a tutti noi, addetti ai lavori, persone, cittadini, un approccio non banale all’esistente. E magari anche una speranza, non banale nemmeno questa.
A valutare i servizi è una giuria composta dal Presidente Italo Moretti, da Paolo Ruffini (Direttore Rai Tre), Ettore Mo (inviato speciale del Corriere Della Sera), Clemente Mimun (direttore Tg1), Mauro Mazza (direttore Tg2), Alessandro Banfi (vicedirettore Tg5), Claudio Brachino (vicedirettore Studio aperto), Luca Ajroldi (già direttore TmcNews), Angela Buttiglione (direttore Tgr Rai), Roberto Scardova (giornalista Tg3), Emilio Fede (direttore Tg4), Emilio Carelli (direttore Sky Tg24), Paolo Meucci (Consulente Tg2 Dossier), Roberto Morrione (Direttore Rai News24) Maurizio Torrealta (Caporedattore Rai News24), Giovanna Lio (Sky -Tg24), Marco Giudici (direttore RaiSat Extra), Paola Palombaro (Effetto Reale – La7), Paolo Serventi Longhi (Segretario Generale Federazione Nazionale Stampa) Gerardo Bombonato (Presidente Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna), Romano Tamberlich (Sky), Andrea Vianello (Rai Tre).
I finalisti del Premio Europa sono scelti dalla giuria del Premio Ilaria Alpi, presieduta da Italo Moretti. Il finalisti del Premio Produzione sono scelti da una giuria composta da: Italo Moretti, Paolo Ruffini, Roberto Morrione, Gerardo Bombonato, Paolo Serventi Longhi.
La giuria del Premio Miran Hrovatin è composta da: Italo Moretti, Stefano Paolillo, Gianfranco Rados, Claudio Speranza, Roberto Crifò, Paolo Meucci, Romano Tamberlich, Luca Ajroldi.
La giuria dei critici è composta da: Critici: Alessandra Comazzi (La Stampa), Antonio Dipollina (Repubblica), Roberto Levi (Il Giornale) Mirella Poggialini (Avvenire), Norma Rangeri (Il Manifesto), Maurizio Turrioni (Famiglia Cristiana) Giovanni Volpi(Tv Sorrisi e Canzoni).
La giuria del Premio Giovani è composta dagli studenti del Corso Comunicazione Giornalistica del corso di laurea di Scienze della Comunicazione Università di Bologna.
Sono già stati consegnati il Premio “Il lavoro che non si vede” organizzato da Nidil Cigil ePremio Ilaria Alpi: Loredana Dordi, Francesca Catarci “SOMMERSI E INVISIBILI” – Rai Tre; Alessandro Poggi “Quattro Amici” – Ballarò – Rai Tre; Menzione speciale a Giovanni Anversa e Vincenzo Saccone “CIBO DA MATTI”, Racconti di Vita _Sera Rai Tre.
Il Premio alla Carriera 2006 è stato consegnato al giornalista Ryszard Kapuscinski.