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Il senatore Sergio Zavoli nuovo presidente Vigilanza Rai

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mer 4 Feb 2009 15:10
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Una nota biografica su Sergio Zavoli tratta dall’Ansa

Sergio Zavoli, che Indro Montanelli ha definito “il principe del giornalismo televisivo”, è una figura di primo piano della comunicazione d’autore”. Con le sue inchieste e i suoi saggi, i suoi libri e i suoi articoli ha attraversato mezzo secolo di storia, di costume, di cronaca del nostro Paese; con i suoi programmi ci ha raccontato le “Origini della civiltà mediterranea”, la vigilia e la nascita de1la nuova Europa; con i suoi reportages ci ha fatto vivere le giornate più significative e drammatiche dell’invasione sovietica dell’Europa dell’Est, del Vietnam, dell’ Algeria, della Somalia, del Congo, dell’India, dell’Argentina; con i suoi documentari, il Palazzo di Cnosso e la civiltà minoica, il mondo della ‘Clausura’, la provincia italiana; con i suoi ‘Incontri’, Schweitzer, Von Braun, Steinberg, Fellini; con le sue inchieste ha affrontato grandi temi come la nascita del fascismo, la giustizia, la scuola, il Sud, la scienza, l’etica, la religione, lo sport. Va ricordata la grande inchiesta sul terrorismo italiano degli anni ’70 e ’80, ‘La Notte della Repubblica’, cinquanta ore di televisione conosciuta anche in vari Paesi del mondo. Nato a Ravenna nel 1923 e cresciuto a Rimini, di cui è cittadino onorario, Sergio Zavoli, presente anche nella Treccani, è stato condirettore del Telegiornale al tempo in cui era unico, direttore del Gr1, presidente della Rai, direttore del quotidiano ‘Il Mattino’. Per la Radio ha vinto due Prix Italia, e molti altri premi per l’attività televisiva: ‘Nascita di una dittatura’ (1972, Premio Saint-Vincent), ‘La notte della Repubblica’ (1991, Premio Giornalista dell’anno), i tre cicli di ‘Viaggio intorno all’uomò (1991, Premio Regia televisiva, e Premio Critici cinematografici e televisivi), ‘Viaggio nel Sud’ (1992, Premio Regia televisiva), ‘Nostra padrona televisione’ (1994, Premio speciale della critica televisiva). Ha inoltre ottenuto, per la sua attività giornalistica, il Premio Alfio Russo, il Premio Guido Dorso e il Premio Hemingway. Il premio speciale della critica televisiva al Festival di Cannes gli è stato assegnato per ‘Processo alla tappa’, la rubrica che innovò le cronache del ciclismo non solo in Italia. Tra i suoi libri ricordiamo: Viaggio intorno all’uomo (Sei, 1970 – Premio Campione), In nome del figlio (Sei, 1972 – Premio Selezione Estense), Nascita di una dittatura (Sei, 1973 – Premio Campione), Una favola per Valentina (Giunti, 1973 – Premio Andersen), I figli del labirinto (Sei 1974 Premio Selezione Estense), A passo d’uomo (De Agostani, 1978), Tre volte vent’anni (SugarCo, 1978 – Premio Selezione Bancarella), Socialista di Dio (Mondadori 1981 – Premio Bancarella), Romanza (Mondadori, 1987 – Premio Basilicata e Premio dei Premi), Z come Zavoli (Mondadori, 1990), La notte della Repubblica (Nuova-Eri Mondadori, 1992), Di questo passo (Nuova Eri, 1993), I giorni della meraviglia (Marsilio, 1994), Viva l’Itaglia (Nuova Eri-Mondadori, 1995), la raccolta di poesie Un cauto guardare (Mondadori, 1995 – Premio Alfonso Gatto), Credere non credere (Rai-Eri Piemme, 1996), La trasparenza del mattino (Pironti, 1996), I volti della mente (Marsilio, 1997), Rimetti a noi i nostri dubbi (SEI, 1997), Ma quale giustizia (Rai-Eri Piemme, 1997 – Premio Boccaccio e Premio Selezione Bancarella), La lunga vita (Mondadori, 1998), C’era una volta la Prima Repubblica (Rai-Eri Mondadori, 1999), Dossier Cancro (Garzanti, 1999), In parole strette (Mondadori, 2000), Se Dio c’é, dialogo col teologo Piero Coda (Rai-Eri Mondadori, 2000), Diario di un cronista (Rai-Eri Mondadori, 2002), Il dolore inutile (Garzanti, 2000 e 2002), la terza raccolta di poesie L’orlo delle cose (Mondadori, 2004), La Questione (Mondadori 2007). L’Università di Urbino gli ha conferito la laurea ad honorem in Lettere; l’Ateneo romano di Tor Vergata la laurea honoris causa in Giornalismo. Collabora a vari quotidiani e riviste. E’ Presidente dei premi Dino Campana per la poesia, Estense per il giornalismo d’autore, Boccaccio per la letteratura. E’ da tre legislature Senatore della Repubblica.

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