Fuoriuscita San Marino dalla black list. Arlotti sollecita Ministero


Arlotti ha ricordato le leggi approvate di recente su doppia imposizione e prevenzione frodi fiscali, gli accordi che saranno sottoscritti a breve, e la prossima visita di Napolitano, a 75anni dalla firma del trattato di amicizia.
“L’assenza del decreto – incalza – penalizza fortemente l’economia”. L’interscambio commerciale fra le due Repubbliche è pari a 4,5 miliardi di euro, con un attivo di un miliardo a favore dell’Italia e sono 5500 i lavoratori frontalieri italiani che ogni giorno varcano i confini. “Il provvedimento – conclude Arlotti – è quanto mai urgente e non più procrastinabile”.
Per la collega Emma Petitti l’uscita di San Marino dalla black list e la ripresa effettiva dei rapporti economici con l’Italia sono un elemento strategico sia per Rimini che per il territorio regionale e l’intero paese: “I rapporti fra i due Stati, dopo la ratifica della Convenzione sulle doppie imposizioni, sono destinati ad essere consolidati con i prossimi accordi e in questo quadro l’uscita dalla black list è il primo punto fondamentale per San Marino, che diventa valore aggiunto anche per Rimini. Le relazioni del nostro territorio con il Titano sono un patrimonio con una lunga storia, e abbiamo bisogno di poterle rafforzare ulteriormente per sostenere il reciproco sviluppo e per costruire nuovi rapporti economici, sociali e culturali. E’ assolutamente necessario, perciò, che da parte del Ministero dell’Economia venga emanato l’atteso decreto e si riempia un vuoto che dura da troppo tempo. In un momento così delicato per l’economia, ogni mese lasciato passare nuoce al rilancio del territorio”.