Elettrodotto Forlì-Fano: Pari (PCDI SD) chiede tutela per residenti Gaiofana


Signor Sindaco,
come lei ben sa da diversi anni decine di famiglie della nostra città, in particolare della frazione di Gaiofana, vivono una situazione di estremo disagio e malessere a causa del passaggio a pochissimi metri dalle loro abitazioni dell’elettrodotto Forlì – Fano, con una portata di 380 Kw. Norme regionali prevedono che una portata del genere debba correre almeno a 250 metri dalle abitazioni, nel nostro caso invece i cavi dell’alta tensione corrono esattamente sopra i tetti delle case di queste famiglie.
I cittadini esasperati da anni si sono costituiti in Comitato e tempo addietro hanno intentato una causa contro ENEL con l’obiettivo di rimuovere il tracciato in oggetto. Finalmente la Corte di Cassazione nel novembre 2007 ha riconosciuto le ragioni del ricorso disponendo la rimozione del tracciato. Il Comune, giustamente, si è posto al fianco dei cittadini ricorrenti e addirittura, grazie alla sentenza di Cassazione, deve ottenere il rimborso delle spese legali fin qui sostenute.
Nonostante questo l’Amministrazione comunale, pur essendo a conoscenza della sentenza in oggetto ancora non ha dato sostegno con provvedimenti politici al riconoscimento non di una richiesta generica di alcuni cittadini, bensì di una rivendicazione sacrosanta basata su elementi giuridici inappellabili.
Vede Signor Sindaco, è vero come già ha detto più di una volta, che dal punto di vista scientifico il nesso tra l’esposizione a questi tracciati e la forte incidenza di neoplasie tra chi abita sotto l’elettrodotto rimane ancora da dimostrare, quei cittadini, lo dico amaramente, però vedono amici, conoscenti e familiari morire per tumore al cervello, con una cadenza tremendamente preoccupante. La Cassazione con la sua citata sentenza però riconosce il nesso eziologico tra malattia ed esposizione all’elettrodotto. Se nelle motivazioni addotte dalla Corte di Cassazione ci sarà scritto, come pare, che l’elttrodotto nuoce alla salute delle persone starà a Lei mettere in atto i necessari provvedimenti come tutore della salute pubblica così come previsto dalla legge.
Il Sindaco per legge, è il titolare di tutti i provvedimenti per la tutela della salute pubblica e oltre a questo, come detto, il Comune è parte in causa nella sentenza. Un combinato disposto di fatti che impongono all’Amministrazione di adottare quanto prima dei provvedimenti urgenti per il riconoscimento di un diritto di decine e decine di cittadini.
Detto questo chiedo:
nell’immediato di avviare un confronto politico con Provincia, Comune, Regioni e Parlamentari per avviare un tavolo tecnico che includa anche TERNA SPA e individui le tecniche per la rimozione del tracciato dell’elettrodotto così come disposto dalla Sentenza di Corte di Cassazione;
di perseguire tutte le strade possibili per il riconoscimento del sacrosanto diritto dei cittadini ricorrenti.
Rimini, 3 luglio 2008
Il capogruppo PDCI e SD
Eugenio Pari