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Deleghe motorizzazione a Agenzia Tram: la CNA chiede intervento Regione

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 6 Feb 2003 17:28 ~ ultimo agg. 10 Mag 00:44
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L’evoluzione dei servizi nel settore trasporto persone va concertata con le imprese che vi operano. E la concertazione deve avvenire partendo da una precisa distinzione di ruoli e prerogative fra pubblico e privato. L’obiettivo deve essere quello di migliorare i servizi e calmierare i costi; questo può e deve avvenire solo in una logica di leale, e reale, concorrenza di mercato fra le imprese, senza sovrapposizioni improprie di strutture aziendali controllate dall’ente pubblico.

Non sta andando così! La delibera della Provincia di Rimini sull’esternizzazione del servizio di motorizzazione civile dalla Provincia stessa alla TRAM Agenzia non è stata precedentemente concertata, non c’è stata consultazione delle categorie. Una delibera che potrebbe generare confusione di ruoli fra TRAM Servizi e TRAM Agenzia. Le Associazioni di Categoria hanno ottenuto un incontro dove è stata presentata una proposta di un eventuale protocollo che lascia insoddisfatti i privati, mentre alla richiesta di modificare la delibera è stato opposto un rifiuto.

Dice Ivano Panigalli, responsabile provinciale CNA per il settore autotrasporto: “Ascolteremo i nostri associati, ma restiamo convinti che la cosa migliore sia correggere quella delibera”. Come?. “Dall’atto – continua Panigalli – deve risultare in modo chiaro che è la Provincia che si assume la responsabilità delle decisioni. I compiti demandati alla TRAM possono essere di servizio al settore, non certo di concorrenza ai privati”.

Infatti esiste anche un’altra preoccupazione: TRAM Servizi si sta movendo anche nel settore Gran Turismo e perfino nel campo dei piccoli mezzi inferiori a 9 passeggeri. A giudizio di CNA Rimini si tratta di una concorrenza sleale fra le imprese private e una società, qual è appunto la TRAM, che fino a ieri ha ricevuto contributi statali e che comunque utilizza denaro pubblico. Si tratta di una grave situazione che si sta determinando a sfavore delle aziende del gran turismo, dei taxisti e dell’autotrasporto privato in generale.

“Si devono percorrere altre strade – chiede Panigalli – come la costituzione di società di scopo con le aziende del settore. E comunque noi vogliamo discuterne e non trovarci di fronte al fatto compiuto”.

“L’11 febbraio alle 17 – annuncia Panigalli – incontreremo i nostri associati alla presenza di un legale. In quella sede valuteremo tutte le azioni possibili. Siamo pronti ad ogni azione per tutelare la libertà del mercato e della concorrenza. Non solo. Quanto sarà deciso nella riunione dell’11 sarà comunicato alla FITA/CNA Regionale, che chiederà un intervento diretto della Regione Emilia-Romagna su questa materia”.

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