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giovedì 9 ottobre

Dedicate e Pietro Nenni e Anna Kuliscioff due rotonde riminesi

In foto: Anna Kuliscioff
Anna Kuliscioff
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 6 Ott 2025 15:13 ~ ultimo agg. 15:24
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Due nuove importanti intitolazioni si aggiungono alla toponomastica cittadina. Giovedì 9 ottobre nel pomeriggio Rimini dedicherà una rotonda a Pietro Nenni, storico leader socialista e protagonista della vita politica italiana del Novecento, e un giardino ad Anna Kuliscioff, pioniera del socialismo e del femminismo italiano, medico impegnata nella difesa dei più deboli.
La prima cerimonia si terrà alle ore 17:30 con l'intitolazione della rotonda "Pietro Nenni, Politico (1891-1980)", situata lungo via Ca' Sabbioni e via Argentina Altobelli, nella zona artigianale dietro la Motorizzazione Civile di Rimini.
A seguire, alle ore 18:15, si procederà all'intitolazione del giardino "Anna Kuliscioff, Socialista e femminista, medico (1855-1925)", posto di fronte al Palazzo di Giustizia in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, poco prima dell'intersezione con via Flaminia e della rotonda delle Forze Armate.
Ad entrambe le cerimonie inaugurali sarà presente l'assessore alla toponomastica Francesco Bragagni.
 
Anna Kuliscioff
Nata in Crimea nel 1855 con il nome di Anja Rosenstein, Anna Kuliscioff proveniva da una famiglia benestante. A diciotto anni si trasferì in Svizzera per studiare filosofia all'Università di Zurigo, dove iniziò la sua militanza politica nei movimenti anarchici e rivoluzionari che la portarono a diversi arresti. Nel 1878 fondò a Lugano la Società di Propaganda Socialista fra gli operai del Ticino. Completati gli studi in medicina in Italia, si dedicò alla cura dei poveri e a un'intensa attività nel Partito socialista. Fu tra le più appassionate protagoniste del movimento per l'emancipazione delle donne e si distinse come tenace oppositrice del fascismo. Morì a Milano nel 1925 all'età di 70 anni.
Pietro Nenni
Nato a Faenza nel 1891 da una famiglia povera, Pietro Nenni rimase orfano di padre in giovane età. La madre dovette affrontare i lavori più umili per permettergli di studiare. Romagnolo passionale e pragmatico, iniziò la sua militanza nel movimento repubblicano. Contrario alla guerra di Libia nel 1911, fu protagonista della "settimana rossa" di Ancona nel 1914 e conobbe il carcere insieme a Benito Mussolini, allora anch'egli nell'estrema sinistra. Dopo una breve esperienza interventista e tra i fondatori del primo fascio di combattimento a Bologna nel 1919, riconobbe presto la natura reazionaria del fascismo. Nel 1921 aderì al Partito socialista e si oppose alla marcia su Roma. Durante il ventennio fascista fu tra i massimi dirigenti dell'antifascismo italiano all'estero. Nel 1936 combatté nella guerra di Spagna come commissario politico nelle Brigate Internazionali, esperienza dalla quale nacque l'alleanza con i comunisti di Togliatti. Confinato a Ponza, dopo la caduta del regime assunse con Pertini, Saragat e Basso la guida del PSI riunificato. Nel dopoguerra fu Ministro degli Esteri e protagonista della battaglia per la Repubblica. Dopo anni di alleanza con il PCI, l'invasione sovietica dell'Ungheria nel 1956 lo portò verso l'autonomia socialista e la collaborazione con DC, PSDI e PRI nei governi di centro-sinistra, diventando vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri. Nel 1974 sostenne il fronte divorzista nel referendum. Presidente del PSI nel 1972, fu considerato il mentore di Craxi. Morì il 1° gennaio 1980.
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