Dazi. A rischio 95milioni di export agroalimentare. Sindaco: servono tutele


L’export agroalimentare della Romagna verso gli USA vale ogni anno circa 170 milioni di euro, 95 dei quali solo per la provincia di Rimini. Un mercato importantissimo che l’accordo tra USA e UE sui dazi rischia di colpire in maniera pesante. In particolare la preoccupazione è per i produttori locali, soprattutto di vino e olio, che vedono proprio nel territorio riminese numerose eccellenze. Preoccupazione è espressa dal sindaco e presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad: "Non mi iscrivo al campionato del catastrofismo, anche perché credo che la qualità dei nostri prodotti, vino, olio, formaggio e dell’importante settore tessile possa continuare a fare la differenza sul mercato statunitense ma questa situazione, oggi, genera serie preoccupazioni tra gli operatori, nelle cantine, nei frantoi locali.
Ma ci sono anche preoccupazioni per "Non solo: nonostante ormai sia fissato col fuoco il numero 15, corrispondente alla percentuale dei dazi Usa/UE, c’è ancora incertezza per le tariffe doganali per vino e liquori, così come per quanto riguarda il tessile c’è la concreta possibilità che il 15 per cento si aggiunga a quelli già esistenti (da 4 al 26 per cento a seconda della categoria merceologica)".
"Insomma, la preoccupazione è tanta, tangibile tra i nostri operatori e come territorio riminese è opportuno unire la nostra voce a quella degli stessi operatori, delle categorie economiche nazionali chiedendo al Governo e alla UE un piano straordinario di sostegno per le imprese italiane più colpite da questa misura. In un periodo di fortissima crisi economica e di consumi tra gli italiani, la tutela della nostra economia di qualità e per questo capace di esportare deve avere assoluta priorità nell’attività di governo".