Dalla Petitti (PD) una difesa a spada tratta del TRC contro i ‘disfattisti’


L’intervento di Emma Petitti:
Proprio nei momenti di crisi di sistema profondi come quelli che stiamo vivendo oggi le comunità sono portate più facilmente a chiudersi, ad arroccarsi, ad alzare muri tra i territori con il rischio di tendere più facilmente al conflitto, invece oggi più di prima serve individuare una vision comune e investire su scenari innovativi attraverso politiche di sistema di area vasta.
La scelta del TRC si inserisce a pieno titolo in un ragionamento che vuole tendere al miglioramento della mobilità con l’obiettivo preciso di migliorare la qualità della vita delle persone, ridurre il numero di auto in circolazione nelle città e restituire spazio al verde pubblico, alle zone pedonali, alle persone a piedi e in bicicletta. Il TRC è il fulcro attorno al quale articolare un diverso sistema della mobilità.
Ecco perchè Pizzolante si sarebbe potuto interessare piuttosto della Valutazione di Impatto Ambientale per la nuova Statale 16 che invece il suo Governo ha fatto finire miseramente nel nulla…. Lo stesso Governo e gli stessi Ministeri con i quali, secondo Pizzolante, si potrebbe magari rinegoziare il finanziamento del TRC passandolo alle fogne del Comune di Rimini! E la legge e i vincoli normativi per quel finanziamento? Non ci interessano! E i milioni di euro già spesi per le opere accessorie e gli espropri? Neppure! Meglio le castronerie impossibili, magari per nascondere il fatto che tra i favorevoli all’opera c’è anche il candidato del centrodestra alle ultime elezioni di Rimini, Gioenzo Renzi.
Il TRC è un’opera utile. Lo dice la mappa della provincia di Rimini. Da Rimini a Riccione su tutta la costa non esiste un’altra area in cui in 10 Km sono racchiuse così tante e così differenti funzioni.. Il Trc è un’opera in linea con la filosofia di un miglior impatto ambientale: un mezzo elettrico, che non inquina, non fa rumore, che trasporta comodamente le persone da un luogo all’altro. Come succede tutti i giorni nei posti civili d’Europa ai quali dovremmo guardare. Un mezzo che può portare oltre 100 persone, con un motore ibrido e che dal 2010 è prodotto anche con un motore ad idrogeno e che gira efficientemente in Olanda e in Francia, solo per fare un esempio. Torino, Padova, Firenze in Italia e tutte le città europee sono dotate di mezzi di questo tipo non si capisce perché noi dovremmo rimanere ancorati ad un modello vecchio e obsoleto di mobilità..
22 minuti per andare da Rimini a Riccione . Un mezzo ogni 7 minuti. 15 stazioni che diventeranno dei poli intermodali con servizi, parcheggi, punti informazione …La straordinaria possibilità di riqualificare tutta un parte di città che oggi è in gran parte retro di alberghi e case addossate alla ferrovia. Una rinascita urbanistica di un pezzo di città dimenticata e non fruita..
La possibilità, finalmente, di ristrutturare tutta la rete del TPL, facendo del TRC il sistema nervoso centrale di una nuova rete di trasporti. E’ questo il futuro. E’ questa l’Europa. Il resto è provincialismo. Facili battute. Disfattismo che toglie finanziamenti a noi per portarli da qualche altra parte.
Tra l’altro è importante avere presente l’enorme beneficio di carattere ambientale che dal TRC si potrà ricavare. Ipotizzando una media di 20.000 passeggeri al giorno, si avranno circa 15.000 auto circolanti in meno, per un totale giornaliero di circa 100.000 km in meno percorsi, calcolando viaggi di andata e ritorno di lunghezza media inferiore alla distanza tra Rimini e Riccione. E attraverso questi fattori, l’inquinamento atmosferico da polveri sottili sarà ridotto dell’11% rispetto al totale emesso lungo la costa e sappiamo che le tonnellate di PM10 prodotte dai mezzi in circolazione equivalgono al 43,2% del totale delle emissioni e corrispondono a circa 334 tonnellate. La previsione con l’introduzione del TRC è che invece le polveri sottili diminuiscano di 50 tonnellate.