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bancarotta fraudolenta

Crac Cmv, iniziato il processo. La curatela ottiene un milione e 800mila euro

In foto: L'ingresso del tribunale di Rimini
L'ingresso del tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Gio 26 Giu 2025 18:11 ~ ultimo agg. 23:12
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Prima il fallimento, poi l'inchiesta della guardia di finanza di Rimini che si è conclusa con il rinvio a giudizio di Sauro Nicolini, amministratore di fatto del Gruppo Cmv, e di altre quattro persone che rivestivano all'epoca dei fatti ruoli ritenuti di primo piano. E' per il reato di bancarotta distrattiva e fraudolenta in concorso che ora si trovano davanti al gup di Rimini, Raffaele Deflorio, per l'inizio del processo che si celebra con rito abbreviato.

Nel corso della prima udienza, tenutasi questa mattina (giovedì), è stato sentito il consulente della difesa, il dottor Stefano Berti, che al termine di uno studio certosino sugli 11 faldoni dell'inchiesta, ha evidenziato come nel settembre del 2017 Nicolini e gli altri imputati avessero cercato con il loro operato di salvaguardare il gruppo e non di distrarre fondi. Operazione, quest'ultima, che invece contesta la Procura di Rimini, secondo cui il 68enne imprenditore edile di Villa Verucchio, difeso dagli avvocati Carlo Alberto Zaina e Marco Zanotti, avrebbe distratto somme di denaro derivanti dalla vendita di immobili del gruppo Cmv, non dichiarate al Fisco, per non meno di 6 milioni di euro, poi trasferiti sul Titano con la compiacenza degli altri quattro imputati.

Uscita definitivamente dal processo, dopo la costituzione di parte civile, la curatela fallimentare, rappresentata dall'avvocato Maurizio Ghinelli, che dei quasi 4 milioni di euro sequestrati a suo tempo dalle fiamme gialle e congelati presso il Fondo Unico di Giustizia di Roma, ha ottenuto, al termine di un accordo autorizzato dal giudice delegato ai fallimenti, la somma di un milione e 800mila euro. Che poi verrà ripartita tra i vari creditori. Dal 2017 (anno della dichiarazione di fallimento della Cmv) ad oggi, è stata venduta all'asta la quasi totalità degli immobili, tra cui la Colonia Bolognese. In 8 anni sono stati effettuati quasi 200 rogiti. La prossima udienza del processo penale si terrà il prossimo 13 ottobre.

 

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