Concessioni, respinto il ricorso dei bagnini contro la delibera del Comune di Rimini


Il Tar ha bocciato la richiesta di sospensione, avanzata da 25 tra bagnini e chioschisti riminesi, della delibera con cui il comune di Rimini ha prorogato di un anno le concessioni balneari. L’assunto dei ricorrenti era che: “le concessioni di beni del demanio marittimo a suo tempo a essi rilasciate si siano trasformate da tempo determinato a tempo indeterminato con la conseguenza che all’Amministrazione sia inibito indire procedure di evidenza pubblica per la loro riassegnazione, debba essere attentamente vagliato alla luce della disciplina sia nazionale (anche, ma non solo, pro-concorrenziale), sia unionale”.
Per l’Amministrazione Comunale di Rimini il pronunciamento conferma che gli atti sono regolari e quindi, in assenza di sospensiva, si va avanti come da programma.
Il riminese Roberto Biagini del Coordinamento Nazionale Mare Libero (CO.NA.MA.L.) sottolinea il passaggio per cui “la delibera di proroga n. 504-2023 della Giunta Comunale è un mero atto di indirizzo”: “di conseguenza a questo punto non esiste nessun atto amministrativo che legittimi la proroga al 31.12.2024, qualcuno dovrebbe spiegare con quale titolo i concessionari demaniali possano aprire le loro attività. Curiosa, anzi “magica”, l’ argomentazione che supportava la domanda cautelare (l’assunto di cui sopra ndr). “Chi gliel’ha detto che si sono trasformate da tempo determinato a tempo indeterminato, Harry Potter ? “.