Comitato contesta: se la pesca è in declino perchè realizzare 2 mercati ittici?


Tra gennaio e giugno 2025 al mercato ittico all’ingrosso di Rimini si è registrata una diminuzione delle quantità di pesce commercializzato del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2024 con un calo del valore del pescato del 24,6%. Il numero di imprese della pesca marittima è invece diminuito nel riminese del 9.7% nel quinquennio 2018-2023. I numeri, tratti dai report della Camera di Commercio, vengono elencati dal Comitato di via Sinistra del Porto per tornare a contestare la realizzazione del nuovo mercato ittico a San Giuliano, dal costo di 9,2 milioni, in aggiunta a quello da 10 milioni che sorgerà al Caar. "La realtà purtroppo non è più quella di 30 anni fa - scrive il comitato -. Solo l’Amministrazione Comunale e chi propone di spendere cifre faraoniche non lo riconosce e continua a sostenere che questo settore sia in crescita". "Se le quantità di pescato e i guadagni calano, se le imprese si riducono, se i giovani non si avvicinano più a questo mestiere, se si attinge a fondi europei per la rottamazione delle unità da pesca, allora un investimento così pesante non ha ragione di essere sostenuto con soldi pubblici" aggiungono i residenti.
Secondo il comitato quindi "sarebbe meglio destinare quei soldi verso incentivi, formazione, innovazione nella pesca, nelle tecnologie che alleggeriscano il lavoro, oppure pensarli per riqualificare le aree portuali e incentivarne la sostenibilità".