CGIL contro la manovra. Vuole incontrare il Prefetto. Martedì presidio


Per avanzare le forti preoccupazioni e per illustrare le sue richieste : ‘a partire – si legge in una nota – da un piano straordinario contro l’evasione fiscale che ne programmi la riduzione strutturale introducendo norme più restrittive sulla tracciabilità (oltre 500 Euro) e incrociando tutte le banche dati esistenti. Dall’aumento immediato della tassazione sulle rendite finanziarie l’introduzione di una imposta sulle Grandi ricchezze. Una vera lotta al sommerso rendendo il “caporalato” reato penale e con nuove norme sugli appalti. L’ assunzione dei beni comuni e dei temi del welfare come elemento qualificante della crescita del Paese e della nostra provincia, producendo per questa via un’economia di spesa e un sostegno alla crescita. Ribadiamo la necessità di un serio provvedimento sui privilegi della politica’.
La manovra è completamente sbilanciata verso un’ulteriore politica di tagli, anche verso gli Enti Locali che si troveranno in forte difficoltà nell’ esercizio di bilancio e al mantenimento del Welfare locale
La manovra segna un ulteriore arretramento del perimetro pubblico, a cominciare dal sistema della conoscenza a quello della salute e dell’assistenza, con i tagli al sistema sanitario nazionale e la reintroduzione dei ticket nazionali oltre che con l’ormai insostenibile riduzione delle risorse a Regioni, Province e Comuni che si tradurrà in un aggravio per i redditi da lavoro dipendente e da pensione, con particolari accenti di drammaticità in termini di sostenibilità sociale per il Mezzogiorno. Inoltre ci sarà un costo maggiore di 233 Euro per ogni ricorso per le cause di lavoro.