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Case chiuse ad Albenga. Ass. Giovanni XXIII: siamo inorriditi

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 10 Giu 2010 19:20
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“Non comprendiamo come un sindaco donna – afferma il responsabile generale dell’Associazione, Giovanni Paolo Ramonda – voglia proporre l’attività di prostituzione come una normale professione. Il sindaco dovrebbe schierarsi dalla parte delle oltre 100.000 donne, di cui tante bambine, che ogni giorno sono schiavizzate per la prostituzione sulle strade, nei locali, nelle case, nei night; in questo modo invece favorirebbe soltanto gli sfruttatori e il cliente, che è il primo responsabile di questo orrore. La nostra Associazione è impegnata attivamente, da oltre 20 anni, nella liberazione dallo sfruttamento della prostituzione e dalla schiavizzazione della donna, attraverso un percorso di reinserimento sociale che ha salvato più di 7.000 vittime. Chiediamo allora che la signora Guarnieri ritiri pubblicamente tali dichiarazioni, schierandosi invece attivamente dalla parte della donna ed impegnandosi in prima persona nella liberazione delle vittime di questo orribile massacro quotidiano”. L’associazione Giovanni XXIII ha promosso per giovedì prossimo, alle 21, una manifestazione-fiaccolata a Padova per la liberazione delle vittime di tratta e prostituzione, “per tenere alto il grido di aiuto di queste persone, con la speranza che arrivi con forza anche nei palazzi della politica, in particolare al ministro Mara Carfagna perché porti avanti con decisione il disegno di legge n.1079, da oltre un anno e mezzo dimenticato nelle commissioni giustizia e affari costituzionali del Senato”.
(nella foto, Rosy Guarnieri)

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