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Carim: al via offerta azioni. Obiettivo, rientro in regime a luglio

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 19 Mar 2012 12:45
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Sarà un’opera di Eron, un’artista riminese per sottolineare il legame tra banca e territorio, a trainare la campagna di comunicazione messa in piedi dalla Fondazione Carim per promuovere la ricapitalizzazione. Protagonista una bambina immortalata sulla spiaggia all’alba in compagnia di un pellicano stilizzato. La campagna, forte anche di uno spot video, partirà il 24 marzo ed interesserà tutti i media della provincia. Nei manifesti, che recitano “Questo Titolo è per Te”, al momento non compare il nome della Fondazione. “Essere in regime straordinario ci impedisce di comparire e di sottolineare come acquistare azioni Carim sia un investimento vantaggioso” spiega il presidente Pasquinelli che approfitta della presentazione per fare il punto sulla ricapitalizzazione.

Il territorio riminese senza la Carim non sarebbe quello che è oggi ma una Carim non legata al territorio sarebbe inutile. Parola di Massimo Pasquinelli che, presentando la campagna di comunicazione in vista del periodo di offerta per la ricapitalizzazione dal 26 marzo al 24 aprile, ribadisce il ruolo della Banca nella crescita locale e per farlo mette a confronto i numeri del ’92 (data di nascita delle Fondazione) con quelli del 2009 (ultimo anno pre-commissariamento): la raccolta globale ad esempio passata da 1,3 miliardi a 5,5, le filiali da 42 a 117 e il valore delle azioni, ora acquistabili a 5,35 euro, cresciute da 10 a quasi 21 euro.
La campagna di comunicazione, affidata ad Eron, punta sui 7mila piccoli soci dai quali si conta di ottenere 35milioni dei 118 necessari. Un obiettivo più che possibile.
“Le informazioni che abbiamo dal mercato” – spiega Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione Carim“sono migliori di quello che ci attendevamo. Tutti i soci che ho incontrato sono intenzionati ad opzionare e prelazionare le azioni così come. per fare un esempio, tra gli Amici della Fondazione molti sono non soci.”

Proprio dagli amici della Fondazione arriveranno quasi 26milioni, a questi si aggiungono i 23 della Fondazione che le consentiranno di mantenere la maggioranza.
C’è poi, annuncia Pasquinelli, il forte interessamento di alcuni referenti istituzionali e, entro la settimana, dovrebbero arrivare risposte dagli industriali.
Inoltre la vendita del CIS (pur dolorosa visto che si tratta di un istituto in salute, dice il presidente della Fondazione), oltre a produrre plusvalenze, potrebbe abbassare la soglia di successo.
“La cessione del Cis – afferma Paquinelli – consente alla Carim di non essere capogruppo di altre banche di cui una internazionale quindi vengono a mancare anche quegli accantonamenti che diversamente sarebbero stati doverosi. Questo mi lascia pensare che l’aumento di capitale effettivo per la Banca possa essere anche inferiore ai 118milioni.”

Se al termine del periodo di offerta non si raggiungerà la cifra necessaria, il mese di maggio sarà dedicato all’emissione di obbligazioni.
Nella peggiore delle ipotesi Carim tornerà al regime ordinario il primo luglio dopo l’elezione dei nuovi organi.
Il Cda della Fondazione (“l’auspicio è ridurre il numero di componenti ma si dovrà valutare se la situazione lo consente” dice Pasquinelli) ha già individuato anche il futuro manager, ma spetta agli amministratori straordinari rendere noto il nome.

(Newsrimini.it)

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