Carcere, situazione critica. Innocenti (radicali): istituzioni indifferenti


Le condizioni della Casa Circondariale di Rimini sono sempre più critiche. A rimarcare la posizione dei sindacati del Personale Penitenziario (Sappe, Sinappe e Osapp) è Ivan Innocenti del Partito Radicale. Il carcere riminese ha una capienza regolamentare di 118 ma 23 di questi sono nella prima sezione, "luogo che l’AUSL ha indicato a rischio
salute per i detenuti - evidenzia Innocenti - e dove il Magistrato di sorveglianza riconosce ai ristretti con pena definitiva il “trattamento inumano e degradante” previsto dal l’articolo 3 della Carta Europea dei Diritti Umani. Questa situazione è ormai certificata da numerosi anni".
La capienza tollerabile del carcere riminese, indicata dal Ministero è invece di 165 persone, il 40% in più della capacità regolamentare della struttura. Un numero - spiega l'esponente dei radicali - che ha "origine dalla sentenza detta “Torregiani”, della Corte di Giustizia Europea, che stabilisce in modo automatico che c’è tortura ogni qualvolta la superficie per detenuto è inferiore a 3 mq".
A fronte di 118 regolamentari e 165 tollerati, ai Casetti si contano però attualmente, in base a quanto riportano i sindacati, 173 detenuti.
"È necessario avere pertanto la consapevolezza - prosegue Innocenti - che in queste situazioni tutto l’Istituto penitenziario diventa un luogo di tortura in base agli stessi parametri che sono codificati dalle nostre istituzioni e che sono monitorati quotidianamente. Infatti ogni qualvolta la presenza di detenuti supera il “tollerabile” viene allertato l’ufficio ministeriale di competenza".
Una situazione che non soffrono solo i carcerati ma anche i lavoratori, come emerge dalle denunce dei sindacati della Polizia Penitenziaria. "Bene fanno gli operatori penitenziari a denunciare questa situazione - aggiunge l'esponente dei radicali - che, oltre a essere illegale, coinvolge la coscienza di chi vi opera e solleva, otre a questioni di giustizia e legalità, questioni morali".
Il 15 agosto una delegazione del Partito Radicale sarà in visita proprio alla Casa Circondariale di Rimini.
Innocenti denuncia però "l’indifferenza delle istituzioni cittadine a questa situazione di degrado umano che richiederebbe una chiara presa di distanza stigmatizzando quando avviene nel proprio territorio amministrato, chiedendo che venga interrotta immediatamente questa situazione di violazione costituzionale e dei diritti umani. Una richiesta che da lungo tempo è disattesa nonostante le evidenze".