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Boulevard dei paesaggi. L’architetto Kipar fa appello ai privati

di Redazione   
Tempo di lettura 5 min
Mar 18 Gen 2011 16:13 ~ ultimo agg. 14 Mag 04:17
Tempo di lettura 5 min

Verde e mattone sembrano destinati a viaggiare insieme. A Riccione, dopo la cementificazione del lungomare, si pensa alla riqualifica ambientale, attraverso una collana verde di 11 km che colleghi il mare alla parte collinare, ad esempio con le piste ciclabili. Cinque i progetti, non certo bassi i costi. E se sul tema non possono venire in aiuto i project financing, strumento utile sembrano essere i POC, con la cessione di aree da parte di privati in cambio di possibilità edificatorie. L’amministrazione però spera anche nelle sponsorizzazioni, e nella cessione di servitù di passaggio pubbliche in forma gratuita o con canoni molto bassi da parte di privati. Circa il 50% delle aree dei boulevard passano infatti su zone agricole private.

“Noi ci auguriamo di realizzare nell’arco della legislatura un paio dei punti” – spiega il sindaco Massimo Pironi. “Si tratta soprattutto dei collegamenti da mare verso monte e quindi le aste fluviali”. Il progetto è stato elaborato dall’architetto Andreas Kipar. Che dice: “Adesso la verifica è stata fatta. Ma i punti critici arriveranno nella trattativa per l’attuazione. Siamo fiduciosi che anche attraverso incontri come quello di oggi, l’attenzione al boulevard diventi così alta che – e questo è quasi un appello ai privati – ci consentono di passare sui loro terreni perchè il boulevard si realizzi al più presto”.

Da parte loro le categorie, presenti oggi (vedi ad esempio l’Unione Provinciale Artigiani) sottolineano di condividere gli obiettivi del progetto e di essere decisi a vigilare perchè si eviti qualsiasi forma di speculazione. Intanto, in tema di verde e mattone, proprio in questi giorni stanno partendo i lavori per la nuova piscina, con la contropartita, per le imprese costruttrici, di due palazzine da realizzare nel parco di viale Ticino. Ma per il sindaco nessuna contraddizione con i nuovi obiettivi di riqualifica ambientale. Spiega infatti Pironi: “Dall’operazione della piscina mettiamo in gioco 2500 metri di verde, ne riportiamo a casa quasi 5mila. Vogliamo ragionare della riqualifica dell’intera città, non più nella logica di un piccolo pezzo. E’ chiaro che quel pezzo è fondamentale per chi vi abita. Ma si deve sottolineare che nel caso specifico (ovvero delle case che rimarrebbero senza la porzione del parco del Tirso dove dovrebbero sorgere le palazzine ndr) ci sono spazi verdi prossimi, a cinquanta, ottanta metri”.

(NewsRimini.it)

La nota dell’amministrazione:

“In questi ultimi sei mesi – ha ricordato il Sindaco Massimo Pironi – abbiamo avuto modo di riscoprire luoghi di Riccione che credevamo di aver perduto. Invece quei luoghi ci sono ancora, e sono diventati un percorso di 11 chilometri di Boulevard, che abbiamo articolato in cinque progetti. Si tratta di interventi equilibrati, pensati per il nostro territorio, che ci permetteranno di incentivare la mobilità lenta, gli spostamenti a piedi e in bicicletta. Sono ancora troppo pochi, per una città che vuole avere standard di vita europei, i riccionesi che si spostano in questo modo.”

L’Architetto Andreas Kipar ha poi illustrato il senso della “corona verde” e del percorso che la innerva, a partire dalle due porte a mare, a Sud e a Nord del territorio riccionese. Dal primo tratto che va da viale Torino fino a via Puglie, attraverso una zona umida (laghetto Protti), fino alla collina, per scendere poi lungo l’asta del Marano fino a raggiungere il mare. Alcuni tratti di questo percorso sono già esistenti e praticabili, come piste ciclabili realizzate negli anni precedenti. I tratti mancanti sono invece l’oggetto di cinque ambiti progettuali che l’Amministrazione comunale ha già recepito, tre dei quali sono già stati inseriti nel Piano Triennale delle Opere, che verrà approvato dal Consiglio comunale assieme al Bilancio 2011.

Questi i cinque progetti:

via Torino-via Puglie importo euro 900.000

via Venezia-via Piemonte importo euro 1.000.000

via Tortona-via D’Annunzio importo euro 7.000.000

via Veneto-ex Fornace di via Murano importo euro 700.000

ex Fornace di via Massaua importo euro 1.200.000.

La realizzazione dei cinque progetti, in tempi di ristrettezze economiche per i Comuni italiani, dovrà necessariamente passare attraverso forme di finanziamento anche diverse dalle sole risorse comunali. “Difficile immaginare il ricorso a forme di project financing – ha spiegato il dirigente all’urbanistica Baldino Gaddi – perchè l’intervento di riqualificazione ambientale non è così appetibile da parte di privati e non garantisce forme di ritorno economico. Però ci sono altre forme e altri strumenti che sarà possibile utilizzare in sinergia tra loro. Quali? Lo strumento dei POC, con la cessione di aree da parte di privati in cambio di possibilità edificatorie. E ancora: la ricerca di sponsorizzazioni, e la cessione di servitù di passaggio pubbliche da parte di privati, o in forma gratuita o con canoni molto bassi. L’uso di questi tre strumenti potrebbe garantire la realizzazione di parecchi tratti del Boulevard”.

Soddisfazione per il metodo seguito nel percorso di costruzione del progetto preliminare del Boulevard dei Paesaggi, frutto di ripetuti sopralluoghi congiunti tra tecnici comunali, esponenti delle categorie economiche e delle associazioni ambientalistiche e del tempo libero è stata espressa, tra gli altri, da Gianni Fabbri, rappresentante del Sindacato Pensionati CGIL.
A Riccione è prevista per la prossima settimana la discussione del piano strategico. Di alcuni degli argomenti che confluiranno in quel dibattito si è discusso stamattina in Municipio a Riccione.
“Un percorso si è avviato – ha concluso il Sindaco – ora dovremo utilizzare tutto questo materiale per costruire una nuova qualità della vita per i nostri cittadini e per i turisti. Bisogna guardare al futuro, ai nostri giovani. E allargare lo sguardo anche alle realtà confinanti, in modo da integrarci sempre più con il territorio circostante”.

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