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Ballottaggio: l’UDC con Vitali, Fiamma Tricolore per Lombardi

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Sab 13 Giu 2009 13:49 ~ ultimo agg. 13 Mag 03:06
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La lista dell’UDC ha ottenuto il 3,94% dei voti, mentre il candidato Maurizio Nanni il 3,85.
Dall’altra parte la Fiamma Tricolore (1,66%) ha invitato a votare per il candidato del centrodestra Marco Lombardi.
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La lettera aperta di Vitali agli elettori sulle motivazioni dell’apparentamento con l’UDC:

Cari amici,

questa mattina ho sottoscritto l’accordo di apparentamento per il ballottaggio con l’Unione di Centro (UdC). L’accordo- che rappresenta indubbiamente una novità nella dinamica storica riminese dei rapporti tra centro, centrosinistra e sinistra- trae le proprie premesse da una aderenza e una coerenza al nostro programma. Se il nostro programma non fosse stato costruito su sviluppo in senso ambientalista, su sostegno al lavoro, alle imprese e alla famiglia, su politiche di trasparenza nella gestione della cosa pubblica, non si sarebbe trovata alcuna convergenza percorribile e plausibile.

C’è da battere, in Italia e a Rimini, un centrodestra e un berlusconismo sempre più arrogante, intollerante, vuoto di idee e di proposte. Allora le istanze riformiste e democratiche trovano una ragione in più per contrapporsi a un modello politico e culturale di devastante pochezza ma di altrettanto imperiosa prepotenza. Il programma è stata la pietra angolare di questa decisione, il coraggio il necessario collante. Lo stesso coraggio che negli ultimi vent’anni ha condotto il centrosinistra di Rimini a varcare ‘colonne d’Ercole’ prima impensabili.
Ricordo a fine anni Ottanta l’allora sindaco di Bellaria Igea Marina, Ferdinando Fabbri, aprire ‘l’esperimento’ del rapporto tra PCI e DC; quindi il sindaco di Rimini, Giuseppe Chicchi, archiviare magistralmente nel 1993 la stagione del pentapartito con l’accordo tra PDS e Popolari; poi il sindaco Alberto Ravaioli sottoscrivere l’apparentamento con PRC tra primo e secondo turno delle amministrative 2001.

Ognuna di queste scelte portava una prospettiva e un rischio. Per certi versi sono state svolte con un’alta percentuale di azzardo, servite in ogni caso per progetti politici e sociali nell’interesse delle comunità locali e del Paese. Oggi ci anima lo stesso spirito. La priorità per tutte le forze riformiste italiane, di centro e di sinistra, che si riconoscono in un modello di sviluppo equilibrato- fortemente improntato ai valori della democrazia che innervano ogni ganglo del Paese- è oggi quella di fare fronte comune contro un centrodestra sempre più radicale, puntando invece sempre e ancora di più su due valori in simbiosi: coesione sociale e sviluppo. Questo attraverso una reciproca volontà di trovare sintesi sui programmi a tutti i livelli, accentuando i punti di intesa e non alimentando la cultura autodistruttiva della ‘esaltazione della differenza a ogni costo’.
Ogni fase politica è complessa da gestire, soprattutto nell’immediato. Le svolte a cui prima ho accennato hanno avuto momenti difficili, conflittuali ma alla lunga si sono rivelate scommesse vincenti. Il discrimine tra successo o insuccesso è il senso di responsabilità di tutte le componenti: in questo caso dichiaro esplicitamente che mi faccio garante dell’asse di governo, del programma e dell’attuazione dello stesso, rispondo e risponderò io in prima persona della sua tenuta e della sua realizzazione. Ai partiti e agli elettori ambientalisti e di sinistra rivolgo un ulteriore inciso: mi faccio responsabile e garante del programma e della rappresentanza istituzionale e di governo delle forze ambientaliste e di sinistra. La convergenza è sui temi del sociale, delle povertà, dell’esclusione, dell’ambiente e del sostegno deciso e articolato al mondo del lavoro, delle imprese e delle famiglie. E’ un fortissimo segnale di fronte a una crisi economica che il centrodestra non solo non sta affrontando ma che prima ha smentito e poi ignorato.
Queste in sintesi la ragioni dell’allargamento della coalizione in vista del ballottaggio del 21 e 22 giugno.
Me ne assumo l’onere e la responsabilità. Ho intrapreso questa strada, riflettendoci molto, ma con la convinzione di fare oggi la cosa giusta.

Stefano Vitali

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