Autorizzazioni sismiche a rilento. La denuncia delle categorie


Secondo le categorie a fine estate serviranno 4 mesi per ottenere l’autorizzazione e, a fine anno, si arriverà fino a 5-6 mesi. Colpa del sottodimensionamento del Servizio Tecnico di Bacino per ovviare al quale l’Ance chiede di distaccare provvisoriamente a Rimini parte del personale di Bologna e di istituire un ufficio sismico presso il Comune.
La nota stampa
Ance Rimini, Ordine degli Architetti di Rimini e Ordine degli Ingegneri di Rimini, da tempo stanno rilevando una situazione particolarmente critica relativamente ai tempi di rilascio dei provvedimenti di “autorizzazione sismica”.
I rispettivi associati segnalano come il Servizio Tecnico di Bacino Romagna – Sezione di Rimini – non sia in grado di rispettare il termine di 60 giorni fissato dalla L.R.19/2008 per lo svolgimento dell’istruttoria delle pratiche sismiche, a causa di un evidente sottodimensionamento dell’unità operativa che si occupa di tale attività.
I tempi di emissione delle autorizzazioni stanno divenendo maggiori di quelli necessari all’ottenimento di un permesso a costruire e sono destinati a dilatarsi ulteriormente in ragione del progressivo aumento del numero di pratiche.
Attualmente, dal momento della presentazione dell’istanza di autorizzazione, per poter dare avvio ai lavori è necessario attendere circa 100 giorni e ci si avvia verso il superamento dei quattro mesi di qui alla fine dell’estate, con proiezioni di 5-6 mesi alla fine del corrente anno.
Il procedimento è reso ancora più lento a causa dei tempi necessari per il solo trasferimento delle pratiche dai comuni, addetti al ricevimento ed archiviazione delle documentazioni, al Servizio Tecnico di Bacino e viceversa.
Questo stato di cose è dannoso per l’economia del nostro territorio in un momento critico quale quello che stiamo vivendo, anche a causa dell’attuale congiuntura economica nazionale e internazionale.
Tempistiche dell’ordine di quelle delineate deprimono il settore edile, bloccando gli investimenti di imprese e privati.
Imprenditori edili e professionisti chiedono quindi, come già fatto più volte, che venga individuata in tempi brevi una soluzione che veda, come indicato anche dalla stessa Regione Emilia Romagna, l’istituzione di un ufficio sismico presso il Comune di Rimini, al pari di ciò che è già stato fatto in altri comuni capoluogo di provincia, o che si proceda all’implementazione del personale del Servizio Tecnico di Bacino.
Nell’attesa dell’attuazione di tali provvedimenti e di una revisione della L.R. 19/2008, per il superamento della fase critica attuale si propone di potenziare la struttura del Servizio Tecnico di Bacino attraverso il distaccamento provvisorio di personale dagli uffici regionali di Bologna.