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L'analisi Federconsumatori

Arriva la stangata autunnale: 2600 € tra bollette, scuola e visite mediche

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Sab 6 Set 2025 10:35 ~ ultimo agg. 12:35
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Giusto il tempo di rientrare dalle ferie e già le famiglie riminesi sono chiamate a prepararsi all'ennesima stangata. L’Osservatorio Federconsumatori, ha calcolato che nel 2025, nonostante la frenata dei costi energetici, tra settembre e novembre la spesa media si attesterà sui 2.581 euro: 1.120 euro per le bollette di acqua, luce, gas e telefonia (+2,4%), 182,9 euro per la TARI (+0.3%), 995,9 euro per libri e materiale scolastico (+4,3%), 281,9 euro per la salute, visto che molti rimandano proprio al rientro dalle vacanze l’appuntamento con visite e accertamenti (+1,5%).
Ci sono poi da mettere in conto i rincari sul fronte dell’alimentazione (che spesso costringono le famiglie a tagli e rinunce): nell'autunno Federconsumatori stima un carrello della spesa da 1.750 euro con un incremento del 5,4%. In aumento anche i costi condominiale (465 euro, +3,3%). Unica nota lieta i carburanti, che rispetto ai picchi degli scorsi anni segnano una diminuzione del 5,6%.

"Queste spese risulteranno ancora troppo onerose per molte famiglie, considerata la stagnazione di salari e pensioni che perdono potere d’acquisto e non riescono a stare al passo con il costo della vita - evidenzia il presidente di Federconsumatori Rimini Graziano Urbinati - . In una fase di indebolimento della bilancia commerciale con l'estero e di incertezza nel mercato energetico mentre ci avviciniamo alle maggiori spese e consumi invernali, questi aumenti non si ripercuoteranno negativamente soltanto sulla vita dei cittadini, ma anche sull’intero sistema economico e produttivo, riducendo la domanda interna proprio quando, invece, andrebbe rafforzata".

L'associazione rinnova alcune richieste urgenti al Governo: 
    • La programmazione di investimenti e non tagli in sanità, ricerca, istruzione e protezione sociale;
    • La rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe un risparmio di oltre 516 euro annui a famiglia);
    • La creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare.
    • Lo stanziamento di risorse adeguate per la sanità pubblica e per il diritto allo studio;
    • Una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi.

 

 

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