Arrestato Lentini, l’uomo colpito in viale Ceccarini, nome grosso delle bische


Lo hanno arrestato nel residence di Serravalle, a San Marino, dove si nascondeva da qualche settimana. La fine della latitanza del 31enne crotonese Giovanni Lentini, vittima del regolamento di conti a colpi di arma da fuoco il 10 febbraio in pieno viale Ceccarini a Riccione, segna la chiusura di un’importante indagine. Ma porta alla luce anche particolari che confermano la brutalità dei modi con cui l’organizzazione che Lentini aveva alle spalle era solita operare.
Nei suoi confronti, il 13 luglio dalla Dda di Bologna aveva emesso un ordine di custodia cautelare nell”inchiesta sulle bische in Emilia Romagna e sull’assassinio di Gabriele Guerra: omicidio che risale al luglio 2003 a Pinarella di Cervia, quando Guerra fu freddato con 16 colpi di mitraglietta Skorpion. La sua colpa, il voler gestire una bisca senza sottomettersi al controllo e al pizzo imposto da chi aveva il monopolio di quel tipo di attività.
Lentini, in quel giro, aveva un ruolo di primo piano, anche in qualità di nipote di Saverio Masellis, numero uno dell’organizzazione.
Sarebbe stato lui, secondo l’accusa, a fornire a Francesco Mellino, crotonese come lui, la mitraglietta usata per uccidere Guerra, dopo aver compiuto insieme al killer e ad altri complici i sopralluoghi prima dell’esecuzione.
E nel ’99 un modello d’arma identico aveva crivellato le auto di alcuni giocatori che frequentavano il circolo San Vitale di viale Trieste a Ravenna. Uno dei due uomini col volto coperto da passamontagna che fecero fuoco, secondo gli inquirenti, era proprio Lentini. Incaricato, tra l’altro, di riscuotere un debito da 20 mila euro contratto da un giocatore a Rimini. Con le buone o le cattive.