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Armato di falce, semina il panico in strada

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Ven 27 Set 2019 16:30 ~ ultimo agg. 27 Mag 13:57
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“Correte, in strada c’è un uomo che impugna una falce e grida cose senza senso”. E’ questa la richiesta d’aiuto pervenuta ieri sera, poco prima delle 20, alla sala operativa della questura di Rimini da parte di un residente di via Lagomaggio. Intuendo di chi potesse trattarsi, due equipaggi delle volanti sono accorsi sul posto, anche se al loro arrivo in strada non c’era più nessuno. L’uomo, infatti, un 52enne affetto da disturbi psichici e già noto alla polizia, era rientrato in casa, poco distante da dove era stato visto mentre agitava la falce.

I poliziotti si sono fatti aprire la porta e, una volta in casa, hanno cercato di tranquillizzarlo. Il 52enne avrebbe giustificato il suo gesto di scendere in strada armato così: “Mi vogliono morto, la mafia mi vuole morto. Un uomo ha suonato al campanello dicendo che voleva ammazzarmi… Ho cercato solo di difendermi”. Una spiegazione folle, che ha indotto gli agenti delle volanti a richiedere l’intervento del 118, anche perché nel frattempo il 52enne era tornato ad agitarsi e aveva estratto un coltello a serramanico. Immobilizzato dai poliziotti, è stato affidato alle cure dei sanitari che lo hanno trasferito all’ospedale Infermi di Rimini per sottoporlo al trattamento sanitario obbligatorio. Nell’abitazione del 52enne, denunciato per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio, sono stati sequestrati dei coltelli da cucina, uno a serramanico, un bastone e una katana.

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