Apertura lezioni: gli interventi dell’ass. Pironi e del Dir. Ufficio Scolastico


“Il saluto che quest’anno facciamo – afferma l’assessore Pironi – inaugura l’avvio di un nuovo percorso e dell’affermazione del sistema integrato fra scuola e formazione che la Regione Emilia Romagna e tutto il suo territorio hanno elaborato nell’arco degli ultimi anni dando luogo alla legge regionale 12 del 2003 e che fanno riferimento al sistema nazionale in virtù dell’accordo Stato-Regioni.
Si inugura questo anno scolastico con percorsi integrati che non prefigurano alcun doppi canale dando invece stesse opportunità per tutti cercando di coniugare il sapere con il saper fare e mettendo insieme il meglio della progettazione che, nel territorio regionale, è espresso dalla capacità e dalla professionalità di dirigenti scolastici, insegnanti e operatori della formazione.
Con questi auspici, dunque, ci accingiamo ad iniziare un anno scolastico sicuramente difficile a causa dei tagli alla spesa pubblica e a causa della precarietà delle carriere degli insegnanti, ma con la fiducia di saper costruire un sistema educativo che produca ancor più qualità e che, soprattutto, si preoccupi di non lasciare nessuno per strada.
In accordo con la Regione e con le autonomie scolastiche e con gli enti accreditati per la formazione iniziale, si dà avvio ai percorsi integrati, per altro già sperimentati nelle province di Rimini e Forlì Cesena nell’anno scolastico 2003-2004>>.
Questi i soggetti selezionati per i percorsi integrati:
Isiss Morciano per operatori all’installazione e alla manutenzione di impianti elettrici (Enaip), Ipsia Alberti di Rimini per operatori all’installazione e alla manutenzione di impianti elettrici (Enaip), Ipsaar Savioli di Riccione per operatori della ristorazione (Ial E.R.), Ipsaar Malatesta di Rimini per operatori della ristorazione (Ial E.R.), Ipssct Einaudi di Rimini per operatori amministrativi segretariali (Osfin) e Ipssar Savioli di Riccione per operatori alla promozione e accoglienza turistica (Ial E.R.).
Il costo complessivo ammonta a 420.000 euro per il primo anno.
L’intervento di Lucrezia Stellacci:
Quello che ci apprestiamo a vivere è un anno scolastico denso di profondi mutamenti. E’ l’anno in cui la Riforma entra a regime nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nel primo anno della scuola secondaria di primo grado.
Non si parte da zero. L’anno passato ha visto l’introduzione generalizzata della lingua straniera e dell’alfabetizzazione informatica nella scuola primaria; la possibilità di anticipo nelle iscrizioni della scuola dell’infanzia e primaria; la positiva sperimentazione di importanti aspetti della Riforma.
Tutto ciò però non elimina una certa ansia per il nuovo, come stessimo iniziando un viaggio con una nuova barca, «senza più la certezza dei vecchi porti sicuri, rappresentati da circolari, tradizioni e consuetudini».
L’ansia è comprensibile, ma non è giusto avere paura. Perché la Riforma ha introdotto strumenti pedagogici sperimentati a livello nazionale ed acquisiti a livello internazionale. Le scuole sono ora chiamate alla ricerca; a promuovere la propria capacità didattica, utilizzando l’autonomia come «potere di autodeterminazione» nel nuovo quadro normativo, per modellare le innovazioni introdotte dalla Riforma sulle specificità dei contesti scolastici.
L’attuazione della Riforma diventa pertanto un utile esercizio di autonomia per la scuola, che le consentirà di crescere e di migliorare il proprio servizio.
Siete voi studenti al centro della scuola, perché siete voi il futuro del popolo italiano; per questo il cuore pedagogico della Riforma è la «personalizzazione» degli interventi educativi.
Questo significa che vogliamo costruire una scuola attenta a ciascuno di voi, per favorire la vostra crescita e valorizzazione come «persona», nel rispetto della vostra identità, delle vostre potenzialità e capacità, dei vostri modi e tempi di apprendimento e maturazione.
Ai vostri docenti spetta il difficile ma entusiasmante compito di predisporre itinerari formativi efficaci, dinamici, flessibili, adatti a ciascuno di voi, cercando così di realizzare l’obiettivo della Scuola di Barbiana: non far più «parti uguali tra disuguali». Sono convinta che i vostri docenti riusciranno a vincere questa importante sfida.
Nell’azione formativa della scuola sarà poi fondamentale l’apporto responsabile delle vostre famiglie, chiamate a svolgere una innovativa funzione di corresponsabilità educativa.
Auguro a tutti voi studenti di percorrere con entusiasmo un altro passo avanti nel cammino della vita, guardando alla cultura del «sapere» e del «saper fare» come alla fondamentale opportunità di realizzazione personale.
Auguro ai vostri genitori, docenti ed al personale tutto della scuola di essere sempre in grado di rispondere alle domande di verità che ponete loro, di essere capaci di orientarvi al senso ed allo scopo della vostra esistenza, nella prospettiva dell’«uomo come fine».
Non si tratta di una dichiarazione d’intenti, quanto di una drammatica sollecitazione che viene a tutti noi in questi giorni; in un momento in cui siamo annichiliti dal dolore per le vittime di Breslan, ragazzi come voi trucidati in un giorno che doveva essere per loro di gioia. Nessuna ragione, ideologia, convincimento può giustificare la strage di innocenti.
Vi invito ad osservare, con i vostri insegnanti, momenti di silenzio e di riflessione su quanto accaduto e ad acquisire la consapevolezza della necessità di una educazione al rispetto della vita vostra e degli altri.
Il Direttore Generale
dell’Ufficio Scolastico Regionale
per l’Emilia-Romagna
Lucrezia Stellacci