Indietro
menu
Fuori dall'Aula

Anfiteatro e musei accendono il confronto tv sulla cultura

In foto: Carlo Rufo Spina e Annamaria Barilari
Carlo Rufo Spina e Annamaria Barilari
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Gio 11 Gen 2024 11:36
Tempo di lettura 4 min Visualizzazioni 1.234

Al centro della nuova puntata di Fuori dall’Aula su Icaro TV la cultura a Rimini e gli investimenti annunciati dall’amministrazione proprio ad un paio di mesi dall’annuncio della capitale italiana della cultura 2026. In studio la consigliera del partito democratico Annamaria Barilari e il consigliere di Fratelli d’Italia Carlo Rufo Spina. Tra i momenti più accesi del confronto, quello dedicato all’area dell’anfiteatro per la quale quest’anno saranno investiti 500000 euro per i monitoraggi archeologici. E sui musei Spina è netto: i numeri delle presenze 2023 testimoniano un fallimento.

Fuori dall’Aula. Rimini, la cultura è un investimento

Dopo essere entrata nella short list, nel mese di marzo Rimini saprà se diventerà Capitale italiana della Cultura 2026. Intanto però l’amministrazione mette in cantiere per il 2024 una serie di interventi per la valorizzazione dei siti culturali della città per un totale di oltre un milione e mezzo di euro. Uno dei lavori più consistenti riguarderà il ponte di Tiberio: 600mila euro per opere di pulizia,ripristini strutturali e un nuovo impianto di luci led per esaltarne i pregi architettonici. L’ultimo intervento di valorizzazione del bimillenario Ponte risale a circa 20 anni. Il 2024 segnerà anche l’avvio del progetto di valorizzazione dell’area dell’Anfiteatro romano con il completamento dei monitoraggi archeologici. L’investimento sarà di mezzo milione di euro. L’amministrazione punta a rendere l’area pienamente fruibile per ospitare appuntamenti di carattere culturale, a partire da quelli contenuti nel programma artistico del dossier di candidatura a capitale della cultura.
Partiranno poi nella prima metà dell’anno i 4 mesi di lavori per il restauro conservativo della porzione di mura storiche da via Bastioni Settentrionali a Corso Giovanni XXIII per completare la valorizzazione del sito di Porta Galliana col recupero delle cosiddette “mura federiciane”. In primavera toccherà al restauro (che richiederà circa sei mesi) del Tempietto di Sant’Antonio di Padova in piazza Tre Martiri, realizzato grazie all’impegno congiunto del Comune di Rimini, della Soprintendenza e, tramite l’art bonus, dell’imprenditore Bonfiglio Mariotti. Il 2024 segnerà anche la conclusione dei lavori al Museo della città, con il completamento del progetto di valorizzazione del percorso del Trecento riminese. In estate riaprirà anche il Part, Palazzi Arte Rimini, chiuso da luglio 2023 per la riqualificazione architettonica del primo piano e del sottotetto del Palazzo del Podestà.

I numeri 2023 dei musei riminesi

In un 2023 di transizione, col Museo della Città solo parzialmente visitabile per i lavori di riallestimento partiti a febbraio e i Palazzi d’Arte chiusi da luglio per riqualificazione, i Musei di Rimini hanno comunque segnato una crescita degli ingressi rispetto all’anno precedente. Nel 2023 Museo della Città e Domus del Chirurgo hanno totalizzato (sommate) complessivamente 66.700 presenze con una prevalenza di visitatori da fuori provincia e un 7% di stranieri. Il Museo Fellini ha sfiorato le 47.000 presenze con una crescita di oltre 5000 mila ingressi rispetto al 2022 (+16,5%): il 21% provengono dall’estero, con una percentuale di stranieri che raddoppia nei i mesi estivi, il 45% di visitatori proviene invece da fuori provincia. Purtroppo contenuti, a causa anche dei mesi di chiusura, i numeri del PART che ha visto poco meno di 3.000 presenze rispetto alle 7.700 dell’anno precedente. Da evidenziare la crescita dei visitatori under 18 grazie all’appeal in particolare della Domus del chirurgo e del Museo della città per gite scolastiche e attività didattiche. Allargando il campo agli istituti culturali, da segnalare i 141.000 utenti della Biblioteca Gambalunga, una delle più antiche e suggestive d’Italia, 10mila in più rispetto al 2022. Tirando le somme, i numeri in crescita testimoniano l’avvio di un percorso per fare di Rimini una meta anche culturale. La strada per raggiungere l’obiettivo si prospetta però ancora lunga e impegnativa.

Altre notizie
di Icaro Sport