Amarcort Film Festival, Gérald Morin premiato a distanza nel nome di Fellini
Domani, 27 novembre, l'Amarcort Film Festival entra nel vivo con due appuntamenti tra i più attesi di questa nuova edizione: in Cineteca alle 16:30 - appena dopo aver concluso una speciale masterclass (ore 15) aperta anche al pubblico riminese (e non solo agli studenti del Campus) - Gérald Morin riceverà, in collegamento da Nizza, il premio "Un felliniano nel mondo". Si tratta di uno tra i riconoscimenti più importanti del Festival, ricevuto da personaggi del calibro di Blasco Giurato, Ermanno Cavazzoni, Milo Manara e Nicola Piovani. Per il produttore svizzero, che a Sion ha istituito con Stéphan Marti la Fondation Fellini pour le Cinéma, è un graditissimo ritorno: nel 2016 aveva guidato un tour per 40 esperti internazionali alla scoperta dei luoghi “felliniani”, in collaborazione con il Comune di Rimini e la Cineteca.
Morin fu assistente e segretario personale del maestro dal 1971 al 1977 e lavorò con lui a capolavori come Roma, Amarcord e Casanova. Giovane cinefilo, era arrivato nella capitale proprio agli inizi degli anni Settanta – folgorato dalla visione di Otto e Mezzo - con il desiderio di intervistare Fellini. Lui, colpito dalla sua vivacità, lo invitò a restare al proprio fianco: Morin racconterà quella straordinaria esperienza nel documentario Sulle tracce di Fellini. "Fellini, come tutti i geni non è replicabile", spiega. "Aveva la forza, al pari dei Bergman e dei Tarkovskij, di trasmettere emozioni, atmosfere e trasformare il "provinciale" in qualcosa di universale. Infatti Amarcord lo capiscono anche in America nel profondo Stato dell‘Utah. Questo premio non solo rappresenta per me, e per i pochi felliniani rimasti in vita, un grande orgoglio. In questo l'Amarcort Film Festival – continua Morin - rappresenta un ponte straordinario tra quello che è stato e quello che può essere. L'arte non è solo nozionistica, per quello basta l'intelligenza artificiale".
In serata, alle ore 21, gli studenti dell'Accademia LABA di Rimini celebreranno invece Giorgio Diritti: il regista bolognese, che ha firmato film tra i più premiati degli ultimi anni, come "L'uomo che Verrà" e "Volevo Nascondermi", riceverà il Premio Cinema e Giovani. Il riconoscimento riguarda l'ultima fatica di Diritti che a Rimini presenterà il cortometraggio L'ascolto, in cui affronta tematiche come il disagio giovanile, il ruolo della famiglia, l’assenza di ascolto e la difficoltà a crescere in una società che corre veloce e, senpre più spesso, rischia di lasciare indietro i pù fragili. Tutti argomenti particolarmente cari all'autore. L’ascolto è infatti l'ultimo tassello di un percorso che comprende anche i suoi precedenti corti Zombie (2020) e In famiglia (2022), tutti incentrati sulle giovani generazioni e sul tema dell’infanzia/adolescenza.
Ecco il calendario completo dell'Amarcort Film Festival
https://www.amarcort.it/programma.php












