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Alga rossa. Le spiegazioni del nostro esperto

In foto: La particolare colorazione conferita al mare dalla microalga
La particolare colorazione conferita al mare dalla microalga
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura 2 min
Gio 25 Lug 2019 16:40
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Ogni stagione estiva puntualmente ci poniamo queste domande: per quale motivo il mare acquista il colore rosso? Da cosa è dovuto? Partendo dal presupposto che è un processo naturale e, quindi, non direttamente dipeso dall’uomo, se non enfatizzato in maniera indiretta dai cambiamenti climatici, si tratta comunemente di microalghe e del loro sviluppo clorofilliano. Sopratutto in questo periodo, a causa della superficie marina più calda ( 26°-28° C ), delle lunghe ore d’irraggiamento solare e di un mare pressoché calmo, nonché sfruttando i bassi rilievi dei fondali di sottocosta dove le correnti marine hanno un basso indice di penetrazione, trovano un ecosistema eutrofico per poter proliferare mostrando caratteristiche di “risalita” sulla superficie nelle ore più calde della giornata e come diretta conseguenza l’antiestetica colorazione dell’acqua di battigia che si tinge di tonalità che vanno dal rosso al marrone. Fenomeno dalla rilevanza locale ed a giorni alterni poiché dipeso in funzione delle correnti quindi soggetta alle condizioni meteo-marine.

Ma da dove provengono e qual è la sua riproduzione è presto detto; fanno parte della famiglia delle Diatomee e più propriamente della specie Raphidophyceae nascono in prossimità dei climi caldi e tropicali, non sono una specie velenosa né tossica per l’uomo né tantomeno per l’ecosistema faunistico, benché se il numero dovesse aumentare per concentrazione d’unità esempio in cui vi è il ristagno d’acqua, in funzione di una maggior viscosità e quindi della sua torbidità causata dalla rottura della membrana algale che produce una sostanza oleosa possono determinare qualche fenomeno di ipossia.

In Italia e più precisamente nei litorali emiliano-romagnoli la sua presenza viene segnalata dal 1988, probabilmente fu introdotta nei mari italiani attraverso le acque di zavorra dei mercantili provenienti da mari extramediterranei, mentre le ricorrenti anomalie termiche positive degli ultimi decenni indotte da una superficie marina sempre più calda ne contribuiscono alla sua manifestazione.

In definitiva la balneazione non viene compromessa poiché tutti i campionamenti programmati e realizzati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale visibili sul sito istituzionale https://www.arpae.it/dettaglio_generale.asp?id=1719&idlivello=1325 hanno evidenziato parametri microbiologici conformi ai limiti di legge.

Roberto Nanni tecnico meteorologo certificato Dekra e divulgatore scientifico per A.M.PRO. associazione meteo professionisti ( riconosciuta dal MISE ).

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