Alberi tagliati in via Leoni. Il WWF: intervento devastante e nei tempi sbagliati


Il WWF definisce una “Strage totale di vegetazione” quella avvenuta nelle scorse settimane in via Leoni, a Rimini alle pendici del colle di Covignano.
“Abbiamo saputo di questo taglio generalizzato di piante in Via Leoni la scorsa settimana, la strada era rimasta chiusa per mesi e alla riapertura siamo rimasti basiti – spiega Claudio Papini del WWF di Rimini – Non sappiamo quali emergenze vere e gravi ci fossero, ricordiamo solo una stradina piena di verde e ricca di biodiversità, lo si avvertiva anche dal canto degli uccelli presenti. Una stradina alle pendici di un’area di pregio come il Covignano in cui era piacevole passeggiare. Ora è un deserto bruciato dal sole e dalla siccità, in qualche tratto cosparsa di abbondanti rifiuti di vario genere sui due lati, a monte ed a valle. Quelli sono stati lasciati, ora ben visibili. Le condizioni di com’era Via Leoni prima della tosatura e di come è adesso sono la dimostrazione evidente di cosa vuol dire il verde con gli effetti del cambio clima… Invitiamo i cittadini a farci una passeggiata, magari nelle ore calde del giorno, ed a verificarlo di persona”.
- dal WWF di Rimini
- via Leoni prima
“Sappiamo che qualche residente -prosegue Papini – si lamentava da anni di una vegetazione troppo invasiva e del rischio di caduta rami, ci saranno stati dei problemi, ma l’intervento che vi è stato fatto a più mani (…) è stato devastante: taglio totale di vegetazione, piante e cespugli compresi, con varie capitozzature e tagli talora anche poco professionali, lasciando ceppi e tronchi tagliati male o di diverse altezze”.
Oltre all’intervento, contestate anche le modalità: “Un lavoro fatto comunque nel periodo sbagliato, primavera estate, quando il Regolamento del verde vieta abbattimenti e ci sono controindicazioni per la ripresa della vegetazione, oltre che per la presenza di nidi…un lavoro espressione di una cultura che sembra ignorare l’importanza e le funzioni del verde urbano”.
Sulle responsabilità, “lo chiediamo al Comune di Rimini, di sicuro competente per territorio. Su qualche moncone di tronco è ancora presente il bollino rosso che preannuncia il taglio degli alberi, quindi ci sarà stata di certo anche la certificazione di qualche agronomo”.
“Ma era proprio necessario intervenire con queste modalità in periodo primaverile ed estivo? Sulla via è mancata per anni una normale manutenzione dei bordi stradali a mare ed a monte, lasciando campo libero alla vegetazione spontanea. Se nel tempo si erano determinate delle emergenze, in questo periodo non si poteva intervenire solo sui casi più gravi, rimandando al prossimo autunno un intervento più organico e totale di regolazione della vegetazione? Chi avrebbe dovuto coordinare e programmare gli interventi nei tempi giusti?
Si parla tanto di riforestazione delle aree urbane e del territorio in genere, di ripiantare migliaia o milioni di alberi, non si sa bene dove visto che gli spazi utili e disponibili non ci sono, ma poi nei fatti si dimostra ogni volta una scarsissima considerazione per il verde che abbiamo già, disponibile gratis. E’ avvilente doverlo constatare ancora una volta. Eppure i cambiamenti climatici in atto, la siccità devastante per le campagne e l’ambiente, i fiumi in secca e le nostre falde dimezzate di cui si parla anche in questi giorni dovrebbero suggerire scelte piu’ attente anche per la gestione del nostro patrimonio verde, che ci difende dagli effetti più pesanti del caldo e del cambio clima, oltre a fornirci ossigeno per respirare”.
Arrivando anche al tema del giorno: “Anche la esplosione di batteri patogeni rilevata da Arpae nei giorni scorsi lungo tutta la costa riminese, con conseguente divieto di balneazione, a causa dicono del caldo e delle alte temperature raggiunte dalle acque marine ( ma anche forse degli sversamenti di inquinanti provenienti dall’interno ) è un segnale d’allarme sui possibili effetti del cambio clima, che dobbiamo contrastare con azioni grandi e piccole, non agevolarlo anche tagliando gli alberi. Infatti il verde, la vegetazione di ogni tipo, ha in questo funzioni importanti, scientificamente dimostrate. Che futuro vogliamo avere? Ci pare ora di pensarci”.