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dal 3 al 5 ottobre

Al via la 58^ edizione del Premio "Riccione per il Teatro"

In foto: la locandina
la locandina
di Redazione   
Tempo di lettura 6 min
Mer 1 Ott 2025 13:51 ~ ultimo agg. 14:01
Tempo di lettura 6 min

Si svolgeranno dal 3 al 5 ottobre le giornate finali del Premio Riccione per il Teatro, storico concorso per testi teatrali nato nel 1947 e giunto alla 58a edizione. Accanto alle premiazioni, in calendario sabato 4 ottobre, il programma propone spettacoli e incontri in uno dei luoghi più rappresentativi di Riccione, il Cocoricò, simbolo internazionale della nightlife che per tre sere abbandona le luci del dancefloor e si trasforma in palcoscenico teatrale. Ecco di seguito gli appuntamenti.

 

VENERDI 3 OTTOBRE

 

CARO PIER PAOLO, STANOTTE TI HO SOGNATO

Dacia Maraini in dialogo con Lorenzo Pavolini

Prendendo spunto dal libro Caro Pier Paolo, in dialogo con Lorenzo Pavolini la scrittrice ricostruisce il suo legame con Pier Paolo Pasolini, ma anche con Alberto Moravia, Elsa Morante, Maria Callas e Laura Betti, compagni di viaggio di un’epoca d’oro per il mondo della cultura.  La serata – a cura di Simone Bruscia, direttore di Riccione Teatro – è un tributo a Dacia Maraini ma anche il primo degli omaggi che Riccione dedica a Pasolini nel cinquantesimo anniversario della sua morte.

A seguire:

L’AMORE IMPOSSIBILE. LAURA BETTI, MARIA CALLAS, PIER PAOLO PASOLINI

Cristina Zavalloni voce, Enrico Zanisi pianoforte

A chiudere la serata di venerdì, il recital-concerto di Cristina Zavalloni – cantante, compositrice e performer tra le più apprezzate della scena jazz – accompagnata al pianoforte da Enrico Zanisi. I due artisti accompagneranno il pubblico in un suggestivo percorso musicale nel mondo di Pasolini e Maraini, tra interpreti come Laura Betti, Domenico Modugno e Maria Callas, autori come Piero Umiliani, Piero Piccioni, Fiorenzo Carpi e Manos Hadjidakis, e brani scritti dallo stesso Pasolini.

Ingresso libero.

SABATO 4 OTTOBRE

Il fitto calendario di sabato 4 ottobre si apre con l’ormai classico focus del Premio Riccione sulla drammaturgia europea, appuntamento imperdibile per autori e appassionati di teatro. Grazie a una collaborazione con PAV e il network Fabulamundi Playwriting Europe “New Voices”, alle 17 il Cocoricò ospita Tanja Šljivar, drammaturga e scrittrice nata nel 1988 a Banja Luka (oggi Bosnia-Erzegovina). Già vincitrice del Premio Sterija, assegnato in Serbia al miglior spettacolo dell’anno, Šljivar presenta la sua idea di teatro in una masterclass dal titolo Dramatic Text: An Entity Between Literature and Performance (in inglese, con traduzione consecutiva). Alle 18:30 Jacopo Giacomoni sale sul palco con il monologo È solo un lungo tramonto. Originale congegno teatrale che mette in scena una memoria slogata dalla demenza, il testo ha vinto la menzione speciale “Franco Quadri” al Premio Riccione 2023. Insieme ad altri cinque giovani autori, Giacomoni è poi stato selezionato per il programma internazionale Nuova scena italiana nel mondo, promosso da Ministero degli Affari Esteri e Riccione Teatro, e ha partecipato a un’importante residenza artistica in Cile. Proprio in quell’occasione ha composto il suo ultimo testo, Tacet, tra i finalisti del nuovo Premio Riccione.

La cerimonia di premiazione del 58° Premio Riccione, in programma alle 20:30 sotto la piramide di vetro del Cocoricò, vedrà svelati i vincitori del Premio Riccione per il Teatro, dedicato dal 1947 a copioni non rappresentati, e della sua sezione per autori under 30, il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli. La consegna dei premi vedrà la partecipazione dei giurati Concita De GregorioLino GuancialeGraziano GrazianiClaudio Longhi, Lorenzo PavoliniMaura TeofiliWalter Zambaldi e la presidente di giuria Dacia Maraini, insignita del Premio Riccione alla carriera per il contributo intellettuale dato al concorso riccionese in oltre trent’anni (cinque premi vinti tra il 1975 e il 2007). 

I testi finalisti sono cinque sia nella categoria principale (in lizza Chiara Arrigoni, Caroline Baglioni, Matteo Caniglia, il duo Roberto Castello-Giuliano Scarpinato e Jacopo Giacomoni) che in quella under 30 (finalisti Michele Brasilio, Giulia Cermelli, Francesca LancelottiFrancesco Toscani, Michele Traverso).  Cinque i finalisti anche del nuovo Premio Riccione alla drammaturgia per le nuove generazioni, riservato a opere per un pubblico di 7-11 anni o 12-15 anni (in finale Mariasole Brusa, Roberta Ferrari, Simona Gambaro, Benedetta Pigoni e Giuliano Scarpinato; a decretare il vincitore è un comitato presieduto da Federica Iacobelli e composto anche da Renata Coluccini, Graziano Graziani, Giuditta Mingucci e Cira Santoro Cengic). 

A rendere ancora più speciale la serata saranno due ospiti d’eccezione: Violante Placido, attrice e cantautrice tra le più apprezzate del panorama italiano, e Mauro Ermanno Giovanardi, voce storica e carismatica dei La Crus, protagonisti della scena musicale sin dagli anni Novanta. Sotto la celebre piramide di vetro del Cocoricò, i due artisti intervalleranno le premiazioni accompagnando il pubblico in un viaggio emozionale attraverso le parole e la musica di Pasolini, Gabriella Ferri, De Andrè e La Crus, in una performance dal vivo che andrà a scandire l’assegnazione dei riconoscimenti. A completare il palmarès sono la menzione speciale “Franco Quadri”, all’opera che meglio abbina scrittura teatrale e ricerca letteraria, in qualsiasi categoria di concorso, e il Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, attribuito fuori concorso a una personalità capace di aprire nuove prospettive al mondo della scena.

Ingresso libero.

DOMENICA 5 OTTOBRE

Il gran finale del weekend riccionese è in programma sempre al Cocoricò domenica 5 ottobre, alle 21, con l’anteprima della stagione teatrale 2025/26. Il regista Luca Guadagnino, già candidato all’Oscar e vincitore del Leone d’argento, debutta alla regia teatrale insieme a Stella Savino portando in scena Stabat Mater, capolavoro di Antonio Tarantino.  Interpretato da Fabrizia SacchiStabat Mater è il lamento tragico, sarcastico e grottesco di Maria Croce, donna del Sud emigrata a Torino, per la perdita del figlio Giuvà. Straordinaria commistione di ispirazione religiosa e vena dissacratoria, scritta in un dialetto napoletano contaminato, l’opera ha vinto il Premio Riccione 1993 ed è una delle massime testimonianze del talento di Tarantino.  

Ingresso 20 euro, drink incluso.

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