Indietro
menu
Attualità Newsrimini Rimini Vita della Chiesa

Ai funerali di Petrit Nikolli la figlia: “Papà, sono fiera di te”

In foto: l’uscita dal funerale
l’uscita dal funerale
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura 2 min
Mer 8 Giu 2016 17:04 ~ ultimo agg. 9 Giu 18:10
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 1.234

[kaltura-widget uiconfid=”30012021″ entryid=”0_oo24khht” width=”400″ height=”112″ /]

La comunità di Viserbella e non solo si è stretta oggi pomeriggio intorno alla famiglia di Petrit Nikolli, il 42enne artigiano albanese ucciso la sera del 25 maggio a Rivabella per questioni di onore familiare. Ha lasciato tre figli e la moglie, in attesa del quarto. Al termine della celebrazione è stata la figlia più grande, 15enne, a ricordare il padre con la voce rotta dall’emozione: “Ogni persona è nata per qualcosa. Lui per essere buono e fare del bene. E semplicemente quella sera ha fatto il massimo. Sono fiera di te, papà”. Il riferimento è all’avere portato via la nipote maltrattata dal marito nel milanese, atto che gli è stato fatto pagare con la vita.

Presenti anche diversi familiari, tra cui il padre 90enne arrivato dall’Albania. Nella sua omelia don Daniele Giunchi, parroco di Viserbella, ha parlato di Petrit come un esempio dell'”I care” di don Milani, del prendersi cura degli altri. E ha invitato a pregare per i responsabili dell’omicidio.

All’uscita della bara due applausi, inframezzati da un lungo silenzio di preghiera e raccoglimento.

 

 

Altre notizie