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2004, la piadina nello spazio: gli astronauti mangiano mediterraneo

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 20 Apr 2004 09:20 ~ ultimo agg. 10 Mag 18:02
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insieme ai pomodori pendolini, al pecorino toscano, a pesche e gianduiotti, dai prossimi giorni farà parte del menu degli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Per la prima volta infatti gli alimenti liofilizzati che da sempre alimentano gli astronauti fanno spazio a cibi freschi, nella fattispecie da una dieta mediterranea.
L’iniziativa nasce dall’esperimento Mediet (inserimento di elementi
della dieta mediterranea nella dieta degli astronauti), promossa dal consorzio dell’università di Firenze Iacsa (Centro Internazionale Avanzato per Applicazioni Spaziali) e la Coop Italia.
La dieta italiana sta viaggiando verso la Stazione
Spaziale a bordo della navetta Soyuz, lanciata
ieri mattina dal Kazakistan.

I cibi sono tutti rigorosamente freschi ma in grado di conservarsi
fino a cinque mesi grazie a un innovativo metodo di confezionamento.
Insomma, se la piadina solca lo spazio come oggetto ben identificato, sulla terra ancora qualche problema di identificazione c’é. La Confartigianato di Rimini, come noto, sta portando avanti la sua battaglia per vedere riconosciuto il marchio della piadina riminese.
Dopo aver trovato l’appoggio della Regione, i produttori di Confartigianto stanno stringendo presso il Ministero.
Ma c’é davvero bisogno di un marchio riminese doc, si è chiesto qualcuno. Il dibattito resta aperto; a vedere certe imitazioni commercializzate come piadina fuori dalla Romagna, però, vien da pensare che è sempre meglio avere un marchio in più che uno in meno.
E per trovare questi oggetti non molto ben identificati spacciati per piadina non c’é bisogno di andare nello spazio. Basta curiosare in un qualsiasi autogrill.

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