19 marzo: una festa per San Giuseppe, i papà e la primavera


pare che l’usanza provenga dagli Stati Uniti e fu celebrata la prima volta intorno ai primi anni del 1900, quando una giovane donna decise di dedicare un giorno speciale a suo padre.
Poiché la celebrazione di San Giuseppe coincide con la fine dell’inverno, si sovrappone ai riti di purificazione agraria, effettuati sin dal passato pagano.
La Romagna ha il suo rito caratteristico: ieri sera si sono accese le focheraccie per propiziare il raccolto.
La tradizione cattolica in questo giorno celebra San Giuseppe, ossia il padre per eccellenza, anche se non si conosce l’origine del legame tra la festa del papà e il giorno di San Giuseppe. “E’ stata una scelta felice – afferma Don Andrea Turchini – l’importante è che non si viva in stile puramente consumistico”. Don Andrea Turchini, parroco de La colonnella, ci presenta la figura di San Giuseppe.
Abbiamo chiesto ai papà riminesi come vivono questo giorno: una festa che non viene sentita più di tanto, anche se un augurio da parte dei figli o un semplice pacchetto di cioccolatini possono fare sentire un papà davvero speciale.