Antonio quasi 50 anni fa ha scelto di autoridurre la durata del proprio servizio civile sostitutivo della leva per equipararla a quella del servizio militare; Giovanni e Andrea negli anni novanta sono partiti, con un atto di disobbedienza alla legge che non prevedeva l’espatrio per gli obiettori di coscienza, per la guerra in ex Jugoslavia, convinti che la Pace si potesse costruire senza armi; Anna ha trascorso le sue vacanze estive in un campo profughi; Luca vive in una casa per senza dimora, Martina con le vittime di tratta, Giulia con i bambini disabili: piccole storie di disobbedienza civile, impegno civico, amore per l’umanità e costruzione delle Pace.
Piccole storie che costruiscono 50 anni di cammino, e che incontreremo a Rimini venerdì 12 e sabato 13 dicembre nel convegno INNESCHI- scintille che generano la pace, organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII
Due giorni di testimonianze incontri, gruppi di lavoro, arricchiti dalla presenza tante persone impegnate nelle associazioni, nel mondo politico, nell’arte e nella società civile: il Convegno è l’occasione per approfondire, a partire da voci autorevoli, il momento storico che stiamo vivendo, riscoprendoci come attori capaci di generare “inneschi” di cambiamento.
«C’è il desiderio di portare avanti un confronto su obiezione di coscienza, leva obbligatoria e volontaria, alternative credibili e praticabili, in un momento così delicato in cui sembra che l’opinione pubblica sia spinta a credere che la guerra sia un male necessario e inevitabile, per cui diventa un obbligo armarsi e prepararsi per garantire la sicurezza – dichiara il Presidente della Comunità Papa Giovanni XXII Matteo Fadda -. Ma non è così. E’ proprio di questi giorni la nota della CEI Educare a una pace disarmata e disarmante, che ci da un messaggio controcorrente nitido e chiaro: è la stessa realtà della guerra a essere inaccettabile.
Educare alla pace attraverso i conflitti, promuovere il disarmo e porre vincoli sull’export di armi e di obiezione bancaria, il servizio civile come difesa civile non armata e come attuazione dei principi costituzionali: questi i temi che Tratteremo nel Convegno, dal quale ci auspichiamo nascano azioni concrete, perché i civili devono essere protagonisti nella trasformazione dei conflitti».
Nella serata del 12 dicembre andrà in scena “LA SCELTA”, lo spettacolo teatrale di Marco Cortesi e Mara Moschini che racconta vicende reali di coraggio in tempo di guerra.
Un momento artistico che invita il pubblico a interrogarsi sul valore delle decisioni personali di fronte alla violenza.
Il convegno è aperto a cittadini, scuole, associazioni, educatori, amministrazioni locali e nazionali.
Scarica il programma completo ed iscriviti: 50anni.apg23.org/convegno
Per informazioni: 50anni@apg23.org























