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lettera aperta

Gianfreda: azzardo preoccupante tra i giovani. Promossi percorsi di educazione

In foto: l’assessore Gianfreda (@newsrimini)
l’assessore Gianfreda (@newsrimini)
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 14 Apr 2025 12:48 ~ ultimo agg. 28 Apr 14:40
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L’Assessore alle Politiche per la Salute del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda, ha inviato una lettera aperta, che publbichiamo, sul tema dell’azzardo.

Gentile redazione, 

le cronache e i media nazionali di questi giorni sono pieni di notizie che riguardano il mondo delle scommesse: inchieste giudiziarie, collegamenti con lo sport professionistico, il coinvolgimento di calciatori e l’uso di piattaforme illegali. Questi fatti mettono in luce un aspetto ormai evidente: la crescente diffusione del gioco d’azzardo, che non solo grava sulle finanze pubbliche e si estende ben oltre i margini della legalità, ma coinvolge in misura crescente le giovani generazioni. Il volume complessivo del gioco ha toccato i 150 miliardi di euro nel 2023 (contro i 136 miliardi del 2022), e si stima raggiungerà i 180 miliardi nel 2025, in una corsa che non accenna a rallentare.

Ancora più preoccupante è la popolarità del fenomeno tra le ragazze e i ragazzi: secondo le ultime indagini, il 45% degli studenti ha dichiarato di aver giocato almeno una volta nell’ultimo anno, e il 7% presenta già un profilo di gioco problematico. In valore assoluto, significa che oltre 1 milione e 100 mila ragazzi ha avuto contatto diretto con il gioco d’azzardo, e circa 175 mila presenta già tratti patologici. Ovviamente, soprattutto da dopo il Covid, ci si riferisce soprattutto al gioco svolto online, che ha ormai superato quello fisico.  

Ovviamente noi non abbiamo la bacchetta magica, ma, di fronte a un fenomeno così complesso, come Distretto di Rimini abbiamo attivato una serie di azioni integrate, puntando su prevenzione, informazione, presa in carico precoce e promozione del benessere. A tal proposito, infatti, sono stati promossi percorsi di educazione nelle scuole secondarie, nei centri giovanili e nelle associazioni sportive, con una programmazione che prevede oltre 15 incontri solo nel primo semestre del 2025. Accanto a questi, si sta rivelando particolarmente significato il progetto della Casa Ludica A Good Game Space di via Bramante, uno spazio messo a disposizione in comodato d’uso gratuito dal Comune di Rimini dove psicologi ed educatori aiutano i ragazzi a riflettere criticamente sull’uso del virtuale. Infine, con Rel-Azioni Digitali, costruiamo ponti tra famiglie, scuole e servizi socio-sanitari per offrire ascolto e supporto psicologico contro l’isolamento digitale e i rischi della dipendenza. 

Il tema del gioco, oggi, infatti, non può più essere letto solo come dipendenza individuale, ma come fenomeno sociale e culturale, che si nutre di solitudine, scarsa autostima, mancanza di alternative concrete. È anche per questo che, oltre a intervenire con strumenti di tipo sanitario, il nostro obiettivo è quello di offrire spazi nuovi, stimoli alternativi, esperienze che coinvolgano mente e corpo, e relazioni reali. Educare a un uso critico della tecnologia, portare i ragazzi anche fuori dagli schermi, promuovere luoghi dove si possano confrontare senza essere giudicati: sono questi gli investimenti a lungo termine che riteniamo più efficaci. Perché prevenire significa prima di tutto costruire occasioni sane, capaci di restituire ai giovani il gusto del tempo libero e un senso di direzione.

 

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