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Dall'Emilia-Romagna al Camerun, l'inclusione passa per scuola e lavoro

In foto: Educaid: Dall'Emilia-Romagna al Camerun, l'inclusione passa per scuola e lavoro
Educaid: Dall'Emilia-Romagna al Camerun, l'inclusione passa per scuola e lavoro
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Ven 24 Ott 2025 12:06 ~ ultimo agg. 12:18
Tempo di lettura 4 min

Un ponte tra Rimini e Yaoundé, tra le scuole dell’Emilia-Romagna e quelle del Camerun grazie a “EDU-PRO / Educazione e Formazione Professionale, Inclusiva e Accessibile” il progetto promosso da EducAid, in partenariato con ANOPHAC - Alliance Nationale des Organisations des Personnes Handicapées du Cameroun, l’Università di Bologna, i Comuni di Rimini e Ravenna e il finanziamento della Regione Emilia-Romagna. L’intervento, avviato nel 2024 e conclusosi nel mese di ottobre 2025, ha avuto un obiettivo chiaro: migliorare l’accesso all’educazione secondaria e professionale per i giovani in situazioni di vulnerabilità, promuovendo percorsi di formazione e inclusione lavorativa che garantiscano pari opportunità a ragazze, ragazzi e persone con disabilità nella capitale camerunense.

Un centro per l’inclusione a Yaoundé Cuore del progetto è stato il Centro per l’Orientamento e l’Inclusione Lavorativa attivato presso la sede di ANOPHAC a Yaoundé, dove un’équipe composta da peer counsellor, operatori e assistenti sociali ha accompagnato decine di giovani nel definire un percorso professionale personalizzato. In totale 67 beneficiari - in prevalenza giovani donne e persone con disabilità - sono stati presi in carico dal servizio, che ha offerto consulenze individuali, bilanci di competenze, orientamento alla formazione e sostegno alla ricerca attiva di lavoro.

Attraverso il coinvolgimento di imprese, municipalità e istituzioni pubbliche, sono stati avviati 10 tirocini retribuiti trimestrali, tra cui quelli presso le Municipalità di Yaoundé, il Ministero degli Affari Territoriali, due ospedali distrettuali e l’Hotel Hilton della capitale. Parallelamente, 26 partecipanti hanno seguito corsi di formazione tecnica e professionale in settori come sartoria, informatica, estetica, ristorazione e design, facilitando l’inserimento nel mondo del lavoro.   Scuole più inclusive, insegnanti più formati EDU-PRO ha agito anche sul fronte dell’educazione inclusiva, rafforzando le competenze di docenti e operatori scolastici di cinque istituti secondari e professionali di Yaoundé:

    • Centre de Formation Professionnelle aux Arts et aux Métiers (CFPAM)
    • LIFE and Privilege for All
    • Complexe de Formation des Sciences de Santé Marc Vivien Foe (CFSS/MVF)
    • Collège Complexe Scolaire Bilingue Les Oscillations
    • Complexe Académique Bilingue Jovevete

Il lavoro congiunto dei formatori dell’Università di Bologna e del team ANOPHAC, ha portato all’organizzazione di corsi di formazione “Training of Trainers” per 15 operatori camerunesi e 21 insegnanti, che hanno poi applicato le competenze acquisite in classe, raggiungendo oltre 1.500 studenti e studentesse. Le attività di coaching e tutoring hanno così contribuito a rendere le scuole più accessibili, ridurre la dispersione scolastica e promuovere l’apprendimento inclusivo per studenti con disabilità o in situazioni di marginalità.

Un progetto di rete tra Italia e Camerun Il progetto ha rappresentato un modello di cooperazione multilivello che ha unito università, enti locali e società civile. Il coordinamento, curato da EducAid attraverso il proprio Desk Africa diretto da Dario Franchetti, ha assicurato la gestione tecnica e amministrativa in stretto contatto con i partner italiani e camerunesi. Il contributo scientifico dell’Università di Bologna, tramite i docenti Elena Pacetti e Alessandro Soriani, ha garantito la qualità pedagogica e metodologica degli interventi.

Sul piano istituzionale, i Comuni di Rimini e Ravenna hanno supportato la comunicazione e la diffusione dei risultati, ospitando eventi pubblici e momenti di confronto sulle esperienze di cooperazione. Come dichiarato da Ivo Pazzagli, presidente di EducAid: “EDU-PRO è la dimostrazione che l’inclusione non è solo un principio, ma una pratica che si costruisce insieme. Abbiamo messo in rete scuole, università, enti locali e organizzazioni camerunesi per creare reali opportunità di autonomia e lavoro per i giovani più fragili.”

Inclusione come diritto, non privilegio I risultati parlano da soli: tutte le cinque attività progettuali hanno raggiunto una realizzazione al 100%, coinvolgendo oltre 2.000 beneficiari diretti e indiretti tra giovani, insegnanti, studenti e cittadini italiani. Oltre ai numeri, resta l’impatto umano: scuole più inclusive, imprese più consapevoli e giovani che hanno trovato una nuova fiducia nel proprio futuro. “L’inclusione è un diritto, non un privilegio - sottolineano gli operatori di ANOPHAC - e progetti come EDU-PRO aiutano a tradurre questo principio in azioni concrete.”

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di Roberto Bonfantini
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